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COLF E BADANTI: INTRODUZIONE AL LAVORO DOMESTICO

Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
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COLF E BADANTI: INTRODUZIONE AL LAVORO DOMESTICO  ACLI

A chiunque può capitare di aver bisogno di un aiuto in casa per le pulizie o per badare ad un anziano non totalmente autosufficiente e, quando questo accade, spesso non si sa a chi chiedere o come comportarsi e ci si rivolge ad amici alla ricerca di qualche nominativo fra chi ha già avuto contatti con colf o badanti, non sapendo neppure bene cosa cercare, soprattutto per la cura degli anziani. E, purtroppo, molto di frequente si opta per una prestazione con pagamento in “nero”, invece di seguire la legge e le regolamentazioni che queste mansioni prevedono. Non rivolgersi a persone adeguatamente preparate, che abbiano le dovute competenze, può essere rischioso perché, oltre a non avere le referenze di chi si “assume”, si può rischiare di avere più problemi che benefici. Per questo è importante sapere che il lavoro domestico è disciplinato dal Contratto Collettivo Nazionale Lavoro Domestico e che tutti coloro che prestano la loro opera per le necessità della vita familiare del datore di lavoro rientrano in tale categoria (assistenti familiari e di collaboratrici domestiche, ovvero badanti e colf).

Il Contratto Nazionale e le tabelle con i minimi retributivi per i lavoratori domestici sono uno strumento indispensabile per inquadrare la prestazione e la retribuzione.

Il Contratto Nazionale è, come tutti i CCNL, abbastanza complesso e specifico, ma ci sono alcune voci che possono aiutare a capire come dev’essere regolato questo rapporto di lavoro. Di seguito faremo alcuni accenni per entrare nell’argomento. Per ogni tipo di approfondimento consigliamo di contattare gli operatori del Patronato Acli della provincia di Padova. Come tutti i lavori dipendenti anche per colf e badanti ci sono dei limiti nell’orario di lavoro da rispettare: massimo 10 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali, per i lavoratori conviventi; massimo 8 ore giornaliere non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali, per i lavoratori non conviventi.

Nel primo caso l’orario di lavoro è fissato dal datore, mentre per gli altri casi è concordato tra le parti.

Il lavoratore convivente a tempo pieno ha diritto a 36 ore settimanali di riposo, a un vitto che assicuri un’alimentazione sana e sufficiente e a un alloggio idoneo dove poter risiedere con dignità e riservatezza.

A prescindere dalla durata dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio, il lavoratore matura 26 giorni lavorativi di ferie che possono essere frazionate e fissate in accordo fra le parti.

Da luglio 2010 è stata istituita una Cassa sanitaria obbligatoria per le lavoratrici domestiche, chiamata Cassa Colf, che prevede forme di tutela e sostegno in caso di analisi diagnostiche, ricoveri ospedalieri e periodo convalescenza. La maternità è garantita, così come malattie e infortuni, rispettando tempistiche, obblighi e doveri per entrambe le parti.

La sicurezza è un argomento importantissimo legato alla gestione del lavoro domestico e il CCNL sancisce il diritto ad un luogo di lavoro sicuro e salubre, con obbligo della presenza del salvavita nell’impianto elettrico. In caso di infortunio sul lavoro il datore di lavoro è obbligato a denunciare l’accaduto entro termini precisi. Il rapporto di lavoro può essere risolto da entrambe le parti nel rispetto dei termini di preavviso che possono variare fra gli 8 e i 30 giorni, a seconda dell’anzianità di servizio.

Le famiglie che necessitino di supporto domestico possono accedere ad alcune tipologie di contributo come, ad esempio, l’Home Care Premium dell’Inps, un progetto di assistenza e supporto rivolto a persone non autosufficienti, familiari di dipendenti e pensionati pubblici.  Nella Regione del Veneto dal 2013 è attiva l’Impegnativa di Cura Domiciliare che stabilisce diverse modalità di erogazione dei contributi per le cure domiciliari. Poi ci sono la deduzione della quota a carico dei contributi INPS dal proprio reddito e la detrazione per le spese documentate sostenute dal contribuente per gli addetti all’assistenza alla propria persona o per familiari, in caso di non autosufficienza.

Il servizio Colf e Badanti del Patronato Acli è a disposizione ogni mercoledì pomeriggio nella sede di Montegrotto per tutti coloro che abbiano bisogno di corrette informazioni o di una qualsivoglia forma di supporto legate al conteggio dei costi di gestione, dei contributi, delle spese, all’individuazione delle linee d’indirizzo del CCNL, e per l’assistenza sia per quel che riguarda l’attivazione del libretto di famiglia sia per tutto il percorso di lavoro.