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IL MODELLO ORGANIZZATIVO 231

La rubrica dell’avvocatoa cura dell’ Avv. Claudio Calvello
(Patrocinante in Cassazione – DPO e membro di Federprivacy)CALVELLO

IL MODELLO ORGANIZZATIVO 231 

In questo numero di InformAbano ci occupiamo del mondo aziendale. Anche per le aziende vale il famoso detto “meglio prevenire che curare”. Vediamo in che senso. Il Decreto Legislativo 231/2001, è un provvedimento che ha introdotto novità rilevanti nell’ordinamento nazionale: stabilisce che gli enti (aziende) possano essere ritenute responsabili in caso di reati, commessi a vantaggio dell’ente stesso da personale interno. In pratica, se sbaglia un dipendente oltre a risponderne penalmente lui stesso, può risponderne anche l’azienda stessa con gravissime sanzioni e ripercussioni. L’eventuale condanna anche dell’impresa è un giudizio di rimproverabilità basato proprio sul concetto di “colpa organizzativa.”. Tradotto: se tu azienda ti fossi meglio organizzata quel fatto – reato non sarebbe accaduto. Ed allora ecco perché dotarsi del modello 231: per salvaguardare l’azienda da eventuali reati commessi dai propri dipendenti. In pratica l’azienda, applicando adeguatamente il “sistema 231”, può immediatamente beneficiare di una presunzione di innocenza rispetto ad una infrazione commessa dal suo delegato. L’efficace implementazione del Modello 231 permette, inoltre, alle imprese di divulgare i principi etici e i valori sui quali l’attività si fonda e di determinare procedure operative che assicurano la più completa trasparenza nei processi esecutivi aziendali. La Società che voglia costruire una solida reputazione e implementare una politica di best practice non può, quindi, non dotarsi del Modello 231. Nel considerare l’opportunità di dotarsi di un modello organizzativo idoneo a prevenire i reati occorre tener conto di tutti i possibili vantaggi. Per esempio, gli obiettivi di molte aziende che guardano al futuro non sono più solo legati esclusivamente alla mera sfera economica, ma tendono ad inglobare scenari più ampi, legando l’organizzazione alla sostenibilità dell’ambiente ad essa circostante. Non è una scelta limitata alle sole grandi aziende ma rappresenta un vantaggio competitivo che impatterà anche sulla sopravvivenza delle piccole e medie imprese. I vantaggi sono riscontrabili sotto diversi profili: strategici e reputazionali, economici. In estrema sintesi, scegliere di adottare un modello organizzativo 231 costituisce: a) un elemento sempre più diffuso di valutazione nella scelta e selezione dei partner commerciali (quindi più opportunità di business) b) aumenta la diffusione della cultura della gestione dei rischi e dei controlli sulle operazioni di business c) tutela il vertice apicale agevola l’analisi delle inefficienze e la risoluzione delle problematiche di gestione delle organizzazioni, evidenziando le opportunità di miglioramento di tutti i principali processi aziendali d) permette l’accesso ai bandi di gara della P.A. (Oggi la P.A. chiede all’azienda che voglia partecipare ad un bando il possesso del modello organizzativo 231). Il nostro studio, in collaborazione con l’Avv. Andrea Ostellari, fornisce assistenza e consulenza in materia di compilazione di tutta la modulistica ai sensi del D. lgs. 231/2001, nonché per lo svolgimento dell’incarico di Organo di Vigilanza e di tutte le altre attività accessorie.