CAPRIOLO

COSA SI NASCONDE DIETRO AI DISTURBI GASTRICI?

Il Biologo NutrizionistaCAPRIOLO
a cura della Dottoressa Carolina Capriolo

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La Dottoressa Carolina Capriolo è laureata in Biologia Evoluzionistica, e diplomata in Medicina Nutrizionale presso la Metabolomic Academy. Opera nel settore, collaborando anche col Dottor Dimitris Tsoukalas, medico chirurgo specializzato nella cura di malattie croniche e del metabolismo e Presidente dell’Istituto Europeo di Medicina Nutrizionale (E.I.Nu.M). Attualmente è impegnata nell’elaborazione di piani alimentari personalizzati e si adopera per la redazione di articoli di carattere scientifico-divulgativo nel suo settore. Inoltre dal giugno 2015 è entrata a far parte del Comitato Scientifico dell’E.I.Nu.M.

Tra i disturbi gastrici che tratteremo consideriamo la gastrite e il reflusso gastro-esofageo, i cui sintomi sono bruciore di stomaco, gonfiore, senso di nausea, eruttazione, fitte e crampi che dall’addome possono irradiarsi fino all’altezza del cuore, tanto che spesso si è indotti in errore, scambiando patologie gastriche per malattie cardiache.

Entrando un po’ più nello specifico, per gastrite si intende un’infiammazione (acuta o cronica) della mucosa dello stomaco, mentre il reflusso gastro-esofageo corrisponde alla risalita del contenuto acido nell’esofago, il canale che unisce la bocca allo stomaco.

Le cause di questi disturbi possono essere svariate. Tra queste:

1) Per quanto riguarda la gastrite, potrebbe essere correlata ad un’infezione batterica (soprattutto a causa del batterio Helicobacter pylori) diagnosticabile con test specifici.

2) Una causa comune ad entrambe le patologie è lo stress. Condizioni frequenti di ansietà determinano ripetuti spasmi, dolori e bruciori. E’ questo il fattore più correlato alla cronicità dei disturbi relativi allo stomaco.

3) Fortemente associato al reflusso gastrico c’è il consumo eccessivo di zuccheri e di cibi industrialmente elaborati. Questi infatti vanno a modificare il pH dello stomaco, generalmente acido, alzandolo. I valori più alti di pH all’interno dello stomaco non permettono al cardias (una sorta di valvola che si apre alla bocca dello stomaco e che lo mette in comunicazione con l’esofago) di funzionare a dovere. In condizioni ottimali esso si rilassa e quindi si apre solo per far entrare il cibo, invece a riposo e durante la digestione rimane contratto per non far risalire i succhi gastrici altamente acidi nell’esofago. Quando invece il pH si altera per azione di questi cibi, il cardias non risponde e causa il reflusso lungo l’esofago, irritandolo.

4) Forti carenze di vitamina E e di glutammina, un aminoacido essenziale per mantenere la giusta permeabilità della mucosa gastrica.

Erroneamente si pensa che queste patologie siano croniche e quindi irrisolvibili. Non sempre è così! Determinando in maniera corretta e specifica i fabbisogni del nostro metabolismo è possibile individuare il giusto percorso nutrizionale da intraprendere per gestire e risolvere al meglio tali disturbi.