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UN CASO DI LOMBO SCIATALGIA

L’angolo del Terapista
A cura del Dr. Giuseppe Manzo,
iscritto all’Ordine  TSRM dei Tecnici sanitari
di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche,
della riabilitazione e della prevenzione delle province di Ve e Pd,
al n.87 dell’Elenco Speciale a esaurimento di Massofisioterapia 
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UN CASO DI LOMBO SCIATALGIA

Paziente inviato dal suo medico di famiglia e sofferente da settimane per una sciatalgia curata con un ciclo di punture di voltaren e muscoril ma con scarsi risultati.

In prima seduta, dopo aver preso visione dei referti e della diagnosi medica (note diffuse di spondilo artrosi e riduzione degli spazi vertebrali con disidratazione e fissurazione tra L5 ed S1) dopo una prima valutazione generale incomincio a trattare manualmente il muscolo piriforme dallo stesso lato del dolore che, come riferito dal paziente, è concentrato sul gluteo e si irradia posteriormente lungo la gamba.

Successivamente, sempre manualmente, eseguo delle caute mobilizzazioni del sacro richiedendo poi al paziente l’estensione graduale del tratto lombare rettificato (tecniche Mackenzie), applico infine metodiche connettivali e miofasciali su tutto il tratto lombo sacrale senza trascurare quello cervico dorsale .

Nella seconda parte della seduta lavoro con lo Scenar sul meridiano della vescica che attraversa tutta l’area interessata dal dolore ed applico protocolli locali come il 3V6P e Palm Zone infine un linfatico addome / dorso ed un protocollo mentale ( La premessa della terapia è che ogni volta che il tessuto viene lesionato, la capacità del cervello di avviare una risposta di guarigione è impedita. Gli impulsi SCENAR sulla pelle modificano lo stato topico e forniscono un circuito di feedback che provoca reazioni nel cervello volte a ripristinare le funzioni perse. Mentre regola i sistemi corporei sbilanciati, Lo SCENAR normalizza le condizioni patologiche)

La seduta termina con mirati esercizi posturali e di rinforzo addominale oltre che stretching degli psoas.

Il paziente viene trattato due volte la settimana e dopo circa 8 sedute

l’irradiazione lungo la coscia è scomparsa come pure il dolore al gluteo .

Il paziente è stato invitato a seguire quotidianamente una serie di esercizi per stabilizzare i benefici ottenuti e tornerà saltuariamente in studio per una seduta di “mantenimento “.