«Dizionario, il sogno si avvera»

DIZIONARIO noneso Copertina«Dizionario, il sogno si avvera»

Nòneso-Ladino/Italiano e viceversa: «Per salvare e diffondere la nostra cultura»

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«TRENTINO» 8 luglio 2018

CLES. «Un sogno che si avvera, dopo 25 anni di attività che l’associazione Rezia sta mettendo in campo per far conoscere, e riconoscere, la ladinità del nones». Così ieri la presidente di Rezia, Caterina Dominici, ha presentato il nuovissimo Dizionario Nòneso Ladino/Italiano e Italiano/ Nòneso Ladino promosso dall’Accademia della Lingua Nonesa Ladina in collaborazione con un pool di esperti e cultori di varia cultura ed estrazione geografica, edito da Aldo Francisci Editori di Abano Terme. Nulla a che vedere con il monumentale Vocabolario Anaunico Solandro di Enrico Quaresima (Tuenno 1883-Trento 1969) edito nel 1964 dalla Fondazione Cini di Venezia, che rimane una pietra miliare, ma strumento per far conoscere, anzi per contribuire a salvare, parole e significati del noneso che si stanno perdendo.

«Da tempo – ha detto la Dominici – l’associazione nònesa ladina Rezia, e negli ultimissimi anni in particolare l’Accademia della lingua nònesa ladina, ha elaborato un progetto di un vocabolario di facile consultazione che servisse in particolare alle nuove generazioni. Dopo anni di ricerca e lavoro è finalmente ultimato, crediamo proprio che questo dizionario possa contribuire alla diffusione della lingua nònesa-ladina e in particolare a conservarla». «Questo dizionario serve a salvare il salvabile di un patrimonio di parole a rischio», ha aggiunto il presidente dell’Accademia Candido Marches. L’idea di crearlo gli è venuta alcuni anni fa: «Dei giovani mi chiedevano come si traducesse in italiano una parola nonesa o come fosse la sua corretta pronuncia. Ho pensato che qualcosa si doveva fare per non perdere questo ricchissimo patrimonio di cultura popolare. Parlandone con l’allora consigliera provinciale Caterina Dominici, è partita l’idea del dizionario tra mille difficoltà e peripezie».

Il noneso, lingua o dialetto che sia, ha varianti fonetiche e parole che cambiano dall’Alta alla Bassa Valle, e in alcuni casi anche tra paese e paese. Difficile riassumere il tutto in un’unica fonetica, una sorta di Koinè che in altre realtà ladine, come la val di Fassa e la Gardena-Badia, è arrivata dopo un complicato confronto di parlate. «La base morfologica-sintattica si trova nella grammatica di Ilaria Biasi, edita dalla Regione nel 2005», ha detto l’esperto linguista di formazione oxfordiana David Wilkinson, marito della Dominici e consulente per questa operazione che punta a ridare slancio all’uso comune del noneso anche tra i giovani. Per Wilkinson nessun dubbio che il noneso sia una lingua di radice neo latina come il portoghese e lo spagnolo: «Infatti una parlata non è più un dialetto quando contiene coerenti morfologia, sintassi e lessico che si scostano sia dalla lingua nazionale sia dalle parlate o dialetti vicini. Condizioni che il noneso presenta in pieno».

Alla presentazione anche alcuni dei fondatori e membri dell’Accademia della Lingua Nonesa Ladina come la professoressa Liliana Turri, già insegnante di inglese e tedesco in varie scuole superiori fuori regione, la scrittrice Antonietta Dalpiaz, i poeti in noneso Fabio Widmann, Dolores Keller e Carla Ebli. Presenti anche Carlo e Luciana Recla di Ronzone, appassionati collezionisti di parole antiche oltre che di cose e testimonianze del passato. Il Dizionario, 456 pagine e costo 22 euro, sarà in edicola a partire da metà luglio. (g.e.)

«Ora bisogna tutelare le piccole proprietà»

«Ora bisogna tutelare le piccole proprietà»

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«Sui comparti centrali serve pensare a una liberalizzazione per i piccoli proprietari, evitando così di continuare a ragionare esclusivamente su un progetto di pianificazione complessiva». L’ex…

«Sui comparti centrali serve pensare a una liberalizzazione per i piccoli proprietari, evitando così di continuare a ragionare esclusivamente su un progetto di pianificazione complessiva». L’ex sindaco di Abano Cesare Pillon (nella foto) ha le idee chiare e indica la via di uscita da una stasi che, sul piano di riqualificazione dell’Abano Storica, ormai va avanti da decenni. «Per come si è messa la situazione ritengo che se non si completa la parte edificabile dei comparti centrali non è di certo un danno», spiega l’ex primo cittadino aponense. «Ciò che conta, in questo momento, è iniziare a ristrutturare gli edifici vecchi. Il vantaggio poi per quella zona è che non ci sono vincoli dettati dalla Soprintendenza, che aveva tentato di inserirne a suo tempo uno sui comparti, mai concesso». Per Cesare Pillon serve un piano guida, ma senza i veti attuali e la necessità di dare carta bianca ai piccoli proprietari. «Inseriti in un ragionamento generale, che incorpora anche la Res o chi la rileverà, i piccoli proprietari sono in una situazione di debolezza, in quanto schiacciati dalla forza della Res e dal fatto che è proprietaria di oltre il 50% dei comparti centrali», osserva Pillon. «Se si riesce a ragionare innanzitutto con i piccoli proprietari, i cui interessi vanno salvaguardati, si può arrivare intanto a sistemare già in totale una metà delle aree. Quella dei comparti centrali è una partita complicata, che va affrontata ormai in quest’ottica. E mi pare che l’amministrazione comunale attuale si stia muovendo in questo senso». «Sistemare l’Abano Storica», ricorda l’ex primo cittadino, «vuol dire riqualificare la città di Abano Terme».

IL MATTINO DI PADOVA
6 maggio 2018
di Federico Franchin

Riparte la querelle Francisci-Cosentino

francisciABANO TERME. Al mercato ieri mattina si è accesa la polemica politica. Ad alzare i toni elettorali è stato Aldo Francisci (nella foto), leader del movimento Con la Gente per la Gente, che appoggia Luca Claudio. Francisci ha rispolverato la polemica nei confronti del candidato sindaco per il centrodestra Andrea Cosentino esponendo il cartellone che ricorda la vittoria in tribunale contro le accuse di diffamazione dell’allora vicesindaco di Abano. Francisci era stato querelato per il gioco dell’Oco Pass, che nel 2010 l’editore aveva distribuito in città. Un’altra querela nei confronti di Francisci è stata rimessa da Cosentino poco più di un anno fa.

IL LIBRO Sulle orme di San Martino con il bibliotecario Ghedina

SAN MARTINO SAN MARTINOL GAZZETTINO 13 dicembre 2015
di Alessandro Mantovani

Paolo Ghedina è stato per molti anni direttore della Biblioteca Civica di Abano. Vi farà ritorno martedì 15 dicembre, alle 20.30, per presentare il suo libro “Sulle orme di San Martino. Undici itinerari culturali”.

Il libro è una guida turistica che ripercorre tutti i luoghi del Santo; chiese, castelli, musei attraverso 456 pagine, 1728 fotografie, 11 cartine geografiche. Ghedina lo ha scritto assieme a Pier Luigi Fantelli, storico dell’arte e docente universitario, molto legato ad Abano come consulente per il museo e le mostre d’arte organizzate negli anni passati.

Il Comune esce dal processo contro Francisci

franciscioco2IL MATTINO DI PADOVA 14 marzo 2015
di Federico Franchin

ABANO TERME Il Comune di Abano ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo che vede coinvolti l’ex candidato sindaco Aldo Francisci da una parte, il Comune e l’ex sindaco Andrea Bronzato dall’altra. Il motivo del contendere è il gioco “Oco pass” distribuito nel 2010 da Francisci, gioco con cui veniva denunciata l’assegnazione dei pass gratuiti per i parcheggi ad amici e parenti operata dalla giunta Bronzato. In settimana si è tenuta la seconda udienza del processo. Il Comune di Abano risulta ancora querelante, ma l’ente ha deciso di non costituirsi parte civile, rinunciando quindi a un eventuale risarcimento danni. Nelle motivazioni si legge che l’esito del processo è aleatorio, vista anche la proposta di archiviazione del pm, non accolta a seguito dell’opposizione di alcuni interessati, che il procedimento penale si protrarrà sicuramente per molto tempo, che non risulta che da tali pubblicazioni siano derivati danni diretti all’ente trattandosi di fatti che risalgono a oltre 5 anni fa. Anche il riconoscimento del danno all’immagine del Comune è aleatorio. In più la dipendente ha ritirato la propria querela e la costituzione di parte civile dell’ente comporta l’assistenza di un legale con ulteriori spese a carico (circa 8/9.000 euro) che il Comune ritiene di evitare.

causa per diffamazione. I Cosentino hanno ritirato la querela contro Francisci

FRANCISCI ocopassOCO mattinoIL MATTINO DI PADOVA 10 marzo 2015
di Federico Franchin

ABANO TERME Si è tenuta ieri di fronte al gip la seconda udienza della causa per diffamazione che coinvolge l’ex candidato sindaco Aldo Francisci da una parte e Andrea Bronzato, Andrea e Vincenzo Cosentino, l’ex segretaria del sindaco Chiara Franchin e il Comune dall’altra. Francisci è stato querelato per il gioco dell’Oco Pass, che nel 2010 l’editore aveva distribuito in città. Con il gioco Francisci si fece portatore dei veleni, delle accuse e delle polemiche per la vicenda dei pass gratuiti per il parcheggio che, si diceva, venivano concessi con facilità a membri, amici e familiari dei componenti dell’amministrazione Bronzato. Nel gioco c’erano diversi percorsi, la “via dell’Onestà” e la “via dell’Inciucio”. La seconda portava a una caricatura del sindaco Bronzato ritratto dietro le sbarre. Ieri è stata comunicata dal Gip a Francisci la remissione di querela da parte di Andrea Cosentino, del padre Vincenzo e di Chiara Franchin. Rimangono in piedi le querele presentate dall’ex sindaco Bronzato e dal Comune di Abano. Sulla questione il Pm aveva chiesto l’archiviazione, ma si erano opposti Andrea e Vincenzo Cosentino. Il 13 gennaio 2014 si era tenuta la prima udienza, ma su questa pende un ricorso presentato in Cassazione dall’avvocato dello stesso Francisci Annamaria Alborghetti, in quanto l’udienza si tenne senza la presenza degli avvocati, quel giorno in sciopero.

L’ex candidato sindaco Francisci dal Gip

Conferenza Oco PassOCO PASSIL GAZZETTINO  8 marzo 2015
di Alessandro Mantovani

GIOCO DELL’OCO PASS

(alma.) Per il satirico “Gioco dell’Oco Pass”, distribuito nel 2010 assieme al suo periodico Informabano, si presenterà domattina davanti al Gip l’editore, ed ex candidato sindaco, Aldo Francisci. L’udienza è in programma alle 10.45 al Tribunale di Padova. A farlo finire sul banco degli imputati prima una querela per diffamazione presentata dall’ex sindaco Andrea Bronzato, l’ex vicesindaco e ora consigliere comunale Andrea Cosentino, il padre di Cosentino, un dipendente comunale e il Comune di Abano. Poi, il 12 aprile 2014, un provvedimento di imputazione coatta del giudice Mariella Fino.