CARRARO Umberto

LA SITUAZIONE DEGLI ALBERGHI TERMALI E COME RIPARTIRE intervista a Umberto Carraro

L’Intervista
di Aldo Francisci

LA SITUAZIONE DEGLI ALBERGHI TERMALI E COME RIPARTIREcarraro

Intervista a Umberto Carraro presidente del Consorzio Terme Colli Marketing

Quattro mesi di chiusura per coronavirus qual’è la situazione degli stabilimenti termali del bacino euganeo?

Da fine febbraio si è abbattuta sulla nostra destinazione la più grande crisi che il mercato turistico ricordi. Le dimensioni e la portata di questo fenomeno sono purtroppo uniche in tutta Italia. I motivi sono principalmente due. Innanzitutto da noi il problema è esploso 14 giorni prima rispetto alle altre zone, dato che l’istituzione della zona rossa a Vo’ ha impattato pesantemente sui flussi turistici già dalla fine di febbraio. In secondo luogo, i mesi di marzo, aprile e maggio sono per le terme periodo di altissima stagione.

Le aziende turistiche del nostro bacino producono direttamente circa 380 milioni di euro di fatturato, offrendo impiego ad almeno 5.000 lavoratori, e condizionano indirettamente gran parte del flusso economico di tutto il territorio. Stimiamo che questa emergenza sanitaria possa portare a un dimezzamento delle presenze turistiche su base annua, causando perdite per circa 190-200 milioni di euro: un sostanziale dimezzamento del fatturato.

Le conseguenze rischiano di essere irrecuperabili.

Entro il mese di luglio riapriranno, a ranghi ridotti, circa il 25-30% delle aziende, mentre le restanti attenderanno il più promettente periodo di agosto, confidando nella riapertura delle frontiere internazionali e nella ritrovata fiducia dei nostri connazionali.

La preoccupazione in noi imprenditori è straziante, sentiamo sulle spalle il peso della responsabilità delle famiglie dei nostri collaboratori e dei nostri fornitori, e vediamo anni di sacrifici personali a rischio.

Dopo un mese dalla “ripartenza” considera efficaci le linee guide e i provvedimenti adottati a sostegno dell’economia del bacino euganeo da parte del Governo italiano e delle istituzioni locali Regione e Comuni? 

Un mese dopo la lenta ripartenza fatico davvero a ritenere adeguate le risposte e i piani attuati. L’unico aiuto concreto ed efficace è stata la cassa integrazione al reddito dei nostri collaboratori. Non riesco tuttavia ancora ad intravedere alcuna misura concreta ed efficace per un rilancio. Ora, più che mai, sarebbe il momento di ripensare e investire sulla proposta turistica del nostro territorio inteso come area ampia e aggregata dove i confini comunali non risultino essere né un limite per il turista né un fattore di confusione. Il turismo è estremamente mutato negli ultimi anni e dopo questa epidemia cambierà ancor più rapidamente.

La nostra destinazione ha molti punti di forza spendibili nell’immediato futuro e in tema con le esigenze che il nuovo turista cercherà con forza. Il tempo odierno ci consente di esprimerci come “Prima Area di Salute preventiva d’Europa”. Da sempre Abano e le Terme Euganee sono la dimora elettiva per le vacanze in tema di salute, e oggi questo rappresenta il punto di partenza per aumentare il valore della nostra offerta, integrando il consolidato prodotto termale con le bellezze paesaggistiche e culturali che il territorio euganeo può proporre: percorsi ciclabili, pedonali, culturali e sportivi.

Quest’epoca è strategica e segnerà nella gloria o nella sconfitta il destino della nostra città per i prossimi vent’anni, è il momento di scelte coraggiose, di progetti di rilancio e riqualificazione; speriamo di dimostrarci tutti all’altezza e di avere coraggio.