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I BENEFICI PREVIDENZIALI PER CHI SVOLGE UN LAVORO USURANTE

Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
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I BENEFICI PREVIDENZIALI PER CHI SVOLGE UN LAVORO USURANTEacli-14

Per tutelare i lavoratori impiegati in attività particolarmente faticose e pesanti, è stata istituita la possibilità di anticipare l’età pensionabile che è stata mantenuta, seppur con alcune modifiche, dalla Legge Fornero del 2011.

La normativa per i lavori usuranti è attivabile da quei lavoratori dipendenti (sia del settore privato che del pubblico impiego) che abbiano svolto nell’arco della propria vita lavorativa talune attività.

Le attività in questione sono riconducibili alle seguenti quattro macro-categorie.

– Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, cioè coloro che svolgono lavori in galleria, cava o miniera; lavori ad alte temperature; lavori in cassoni ad aria compressa; attività per l’asportazione dell’amianto; attività di lavorazione del vetro cavo; lavori svolti dai palombari; lavori espletati in spazi ristretti.

– Lavoratori addetti alla linea di catena impegnati all’interno di un processo produttivo in serie contraddistinto da un ritmo determinato da misurazione di tempi di produzione, che svolgono attività caratterizzate da ripetizioni costanti dello stesso ciclo lavorativo;

– Lavoratori conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti al servizio pubblico di trasporto collettivo.

Per poter accedere alla pensione anticipata per i lavori usuranti, queste attività devono essere state svolte per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di servizio, o per almeno la metà della vita lavorativa complessiva. Il vantaggio per questi lavoratori consiste nella possibilità di accedere alla pensione con il vecchio sistema delle quote, se più favorevole rispetto alle regole di pensionamento introdotte con la Riforma Fornero.

Il beneficio per coloro che svolgono un lavoro riconosciuto usurante, consiste nella possibilità di accedere a pensione con il vecchio sistema delle quote, se più favorevole rispetto alle regole di pensionamento introdotte con la Riforma Fornero. Nello specifico gli usuranti possono andare in pensione con una anzianità contributiva minima di 35 anni, una età minima pari a 61 anni e 7 mesi ed il contestuale perfezionamento del quorum  97,6.

I requisiti sopra indicati si applicano anche ai lavoratori notturni che svolgono attività lavorativa per almeno 3 ore (nell’intervallo ricompreso tra la mezzanotte e le cinque) nell’intero anno lavorativo; oppure per almeno 6 ore (sempre nell’intervallo ricompreso tra la mezzanotte e le cinque) per almeno 78 giorni l’anno.  Se il lavoro notturno è svolto per meno di 78 giorni l’anno, i valori di età e di quota pensionistica sono aumentati di due anni se il lavoro notturno annuo è stato svolto per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 e di un anno se le giornate annue in cui si è svolto il lavoro notturno sono state da 72 a 77.

La pensione decorre, di regola, dal primo giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti. Si rammenta che la medesima disposizione ha, inoltre, congelato i futuri adeguamenti alla speranza di vita sino al 31 dicembre 2026.

Il beneficio per gli usuranti, come detto, riguarda solo i lavoratori dipendenti. Tuttavia la domanda intesa ad ottenere il riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti può essere presentata anche da lavoratori dipendenti che raggiungono il requisito contributivo minimo cumulando la contribuzione versata in una delle Gestioni Speciali dei lavoratori autonomi (es. commercianti o artigiani).  In tal caso i requisiti anagrafici sono innalzati rispettivamente di un anno ciascuno e la decorrenza della pensione avviene trascorsi 18 mesi dal perfezionamento dei requisiti, in quanto la liquidazione della prestazione avviene a carico delle gestioni speciali.

Quando presentare la domanda 

Per conseguire il beneficio del pensionamento gli interessati devono presentare una apposita domanda alla sede INPS, entro il 1° maggio dell’anno  precedente  a quello in cui si maturano i requisiti agevolati, volta ad ottenere il riconoscimento di lavoro usurante. Per cui entro il 1° maggio 2022 potevano produrre la domanda i lavoratori che perfezionano i requisiti anagrafici e contributivi nel corso del 2023. La presentazione della domanda oltre i termini sopra indicati comporta, in caso di accertamento positivo dei requisiti, il differimento del diritto alla decorrenza da uno a tre mesi a seconda dei mesi di ritardo. Nello specifico il differimento è pari: ad un mese, per un ritardo della presentazione massimo di un mese;  a due mesi, per un ritardo della presentazione superiore ad un mese ed inferiore a tre mesi;  a tre mesi per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi.

Come fare la domanda? 

La domanda è telematica e deve essere corredata della documentazione necessaria a dimostrare l’avvenuto svolgimento dell’attività lavorativa usurante. Le maggiori difficoltà sono legate alla ricerca della documentazione, quando si deve dimostrare un’attività usurante avvenuta nei primi anni di carriera lavorativa può succedere infatti che il tempo trascorso sia tale che la documentazione (la certificazione dei turni) non sia più archiviata o che addirittura non ci sia più il vecchio datore di lavoro.

Gli operatori del Patronato ACLI di Montegrotto sono a vostra disposizione per verifica, consulenza e assistenza nella preparazione e invio della domanda di pensione all’INPS: prenota un appuntamento chiamando lo 049601290!