DIZIONARIO A

IL PRIMO DIZIONARIO NÒNESO-LADINO

«Dizionario, il sogno si avvera» Nòneso-Ladino/Italiano e viceversa:  «Per salvare e diffondere la nostra cultura»

«Un sogno che si avvera, dopo 25 anni di attività che l’associazione Rezia sta mettendo in campo per far conoscere, e riconoscere, la ladinità del nones». Così il 7 luglio scorso la presidente di Rezia, Caterina Dominici, ha presentato il nuovissimo Dizionario Nòneso Ladino/Italiano e Italiano/ Nòneso Ladino promosso dall’Accademia della Lingua Nonesa Ladina

DIZIONARIO

in collaborazione con un pool di esperti e cultori di varia cultura ed estrazione geografica, edito dal nòneso Aldo Francisci Editore in Abano Terme. Alla redazione del dizionario hanno collaborato insegnanti, poeti, scrittori e appassionati collezionisti di parole antiche oltre che di cose e testimonianze del passato quali Sergio Abram, Maria Rosa Brida, Francesco Canestrini, Giovanni Corrà, Antonietta Dalpiaz, Giorgio De Biasi, Carla Ebli, Fulgenzio Facinelli, Bruno Francisci, Sergio Iob, Dolores Keller, Ferruccio Marinelli, Leonardo Paternoster, Costantino Pellegrini, Luciana Recla, Liliana Turri, Fabio Widmann, Lidia Ziller, Flavio Zini, con il coordinamento editoriale di Sofia Zuccherato. «Da tempo – ha detto la Dominici – l’associazionenònesa ladina Rezia, e negli ultimissimi anni in particolare l’Accademia della lingua nònesa ladina, ha elaborato un progetto di un vocabolario di facile consultazione che servisse in particolare alle nuove generazioni. Dopo anni di ricerca e lavoro è finalmente ultimato, crediamo proprio che questo dizionario possa contribuire alla diffusione della lingua nònesa-ladina e in particolare a conservarla». «Questo dizionario serve a salvare il salvabile di un patrimonio di parole a rischio», ha aggiunto il presidente dell’Accademia Candido Marches. L’idea di crearlo gli è venuta alcuni anni fa: «Dei giovani mi chiedevano come si traducesse in italiano una parola nonesa o come fosse la sua corretta pronuncia. Ho pensato che qualcosa si doveva fare per non perdere questo ricchissimo patrimonio di cultura popolare. Parlandone con l’allora consigliera provinciale Caterina Dominici, è partita l’idea del dizionario tra mille difficoltà e peripezie».

Il noneso, lingua o dialetto che sia, ha varianti fonetiche e parole che cambiano dall’Alta alla Bassa Valle, e in alcuni casi anche tra paese e paese. «La base morfologica-sintattica si trova nella grammatica di Ilaria Biasi, edita dalla Regione nel 2005», ha detto l’esperto linguista dell’Università di Oxford David Wilkinson, consulente per questa operazione che punta a ridare slancio all’uso comune del noneso anche tra i giovani. Per Wilkinson nessun dubbio che il noneso sia una lingua di radice neo latina come il portoghese e lo spagnolo: «Infatti una parlata non è più un dialetto quando contiene coerenti morfologia, sintassi e lessico che si scostano sia dalla lingua nazionale sia dalle parlate o dialetti vicini. Condizioni che il noneso presenta in pieno».

Altra grande qualità del progetto è quella di porsi con grande umiltà al pubblico, presentandosi come un lavoro in continua evoluzione, pronto ad eventuali suggerimenti e aggiornamenti da parte degli stessi conoscitori della lingua nonesa: d’altronde, la lingua la fa la gente che la parla.

Un successo inaspettato anche nella comunità nonesa presente ad Abano Terme e Montegrotto, residente qui o ospite, proveniente dalla Val Di Non o dall’arco alpino, dal Friuli all’Engadina (valle di montagna nel canton Grigioni, in Svizzera), la quale ritrova quella frontiera nascosta della ladinità un tempo perduta e ora tornata in auge da questo progetto.

Grande la partecipazione di pubblico alle presentazioni di Arsio-Brez del 20 luglio scorso a cura dell’Associazione Arzberg Valle di Non e di Ton il 24 agosto promossa dalla professoressa Liliana Turri della locale sezione dell’Accademia.

Un ringraziamento particolare va alla Regione del Trentino-Alto Adige nella sua rappresentanza più elevata il Presidente Arno Kompatscher.

Il Dizionario è in vendita anche ad Abano Terme presso il gazebo di libri dell’editore Francisci in isola pedonale.