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LibriAbano 2019

LIBRIABANO 2019pollazzi

“La rassegna “LibriAbano”, spiega l’assessore Pollazzi, risponde ai principi fondanti la pianificazione generale delle attività dell’assessorato alla cultura del Comune di Abano. Tali principi rientrano nella visione della cultura come investimento, motore di sviluppo di una comunità: non ci si riferisce tanto allo sviluppo di una ricchezza materiale (sebbene la cultura apra ampi spazi allo sviluppo del turismo) quanto ad uno sviluppo che la costituisca elemento di crescita del cittadino consapevole e curioso di sapere tale da produrre un miglioramento globale della qualità della vita”.

Non dobbiamo dimenticare che proprio per questo percorso intellettuale omogeneo e continuativo nel tempo, Abano Terme è stata insignita nel 2018 del titolo a valenza nazionale di “Città che legge”.

Siamo alla seconda edizione di “LibriAbano” e, nell’ottica del miglioramento continuo di una città in movimento propositivo, appaiono alcune interessanti novità: in primis la presenza di scrittori giovani o che piacciono ad un pubblico giovane, quindi il rapporto con il premio campiello con il vincitore dell’opera prima, ed, infine, con un saggio di Cacciari, autore molto amato da un vastissimo pubblico.

Ettore Zanca, collaboratore da diversi anni con diverse testate giornalistiche nazionali, appartenente alla rete dei giornalisti antimafia, noto per “vissero tutti felici e contenti”, apre il 6 luglio la rassegna con il suo nuovo libro “Santa Muerte”.

Segue il “mitico prof.” Enrico Galiano, noto per la webserie “Cose da prof” che ha avuto 20 milioni di visualizzazioni. Il suo libro di esordio “Eppure cadiamo felici” è stato la rivelazione del 2017 ed oggi si propone con un’altra pubblicazione “Più forte di ogni addio” che racconta il mondo segreto dei sentimenti e delle emozioni degli adolescenti.

Il 19 luglio, in un contesto e con orario diverso dai precedenti, Marco Lupo, vincitore del premio campiello opera prima, presenta il suo “Hamburg”: accolto molto positivamente dalla critica tanto da essere considerato “Una speranza della letteratura italiana, il racconto intreccia molte storie tra incubo e ricordo, tra finzione e realtà”. “L’atroce delitto di Via Lurcini. Commedia nera n. 3”, presentato il 27 luglio, risponde a quell’umorismo “intelligente” che è peculiarità di Francesco Recami.

L’autore, in questo testo vuole unire il mondo dell’arte e dello spettacolo creando uno scenario che vuole esprimere la farsa dell’esistenza.

Chiude la rassegna il saggio di Massimo Cacciari “La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo” testo decisamente innovativo e complesso, che porge al lettore una visione critica e completa dell’umanesimo.