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“Dimenticati” i piccoli proprietari

IL MATTINO DI PADOVA 8 maggio 2018
di Federico Franchin

comparti centrali

Comparti centrali, mai spedite le lettere del 2012. Nuova grana per Claudio?

ABANO TERME. Dalla questione “riqualificazione comparti centrali” di Abano si potrebbe prospettare per l’ex sindaco Luca Claudio una nuova grana, quella relativa ad un’omissione di atti d’ufficio. I funzionari dell’ufficio tecnico comunale, alle prese in queste settimane con i fascicoli relativi al vecchio (e decaduto) Piano particolareggiato per i comparti centrali, la zona dell’Abano Storica, hanno portato alla luce vere e proprie inadempienze amministrative commesse, in fase istruttoria, dalla precedente amministrazione.

I fatti risalgono al 2012 e sono relativi alle notifiche, obbligatorie per legge, da inviare a tutti i titolari di un qualsivoglia diritto reale sull’area interessata dall’intervento di pianificazione urbanistica ed edilizia. «All’interno dei fascicoli erano ancora presenti gran parte delle lettere, datate 2012 e mai pervenute ai piccoli proprietari del Centro Storico», dichiara il dirigente dell’ufficio tecnico Leonardo Minozzi. «Nell’informare i titolari di immobili nell’area dei comparti centrali ci si è “dimenticati” di circa metà di loro, cittadini che non hanno mai potuto esprimere un parere – come previsto dalla legge – circa lo sviluppo urbanistico su cui insisteva la loro proprietà».

«È evidente che la legittimità di quel piano era viziata da omissioni e pesanti errori che hanno danneggiato la piccola proprietà», prosegue il sindaco Federico Barbierato. «Il Comune, nell’ambito di un complessivo intervento di riqualificazione, sta provvedendo in questi giorni a recapitare le lettere di invito, indirizzate a tutti i proprietari di immobili nell’area dei comparti centrali, attraverso il quale l’amministrazione intende raccogliere proposte e osservazioni in vista della redazione di un nuovo Piano Particolareggiato per il Centro storico. Ad oggi il numero dei destinatari delle lettere è di 114 tra privati e ditte».

Altri guai in vista quindi per Luca Claudio dopo l’inchiesta sulla tangentopoli delle Terme? «Abbiamo già contattato i nostri legali per capire come muoverci e i passi da percorrere in questa incredibile questione», spiega ancora il primo cittadino. «Non escludiamo nulla, compresa un’eventuale denuncia, nel caso si evidenziassero responsabilità dirette da parte dell’ex sindaco. Il mandato di Luca Claudio è stato un mix di incompetenza e di malaffare, un mix esplosivo di errori e di malafede, che hanno tenuto fermo lo sviluppo del paese».