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ABANO PERDE UN ALTRO PROTAGONISTA DELLA VITA CITTADINA

La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon

ABANO PERDE UN ALTRO PROTAGONISTA DELLA VITA CITTADINA

“Don Antonio Pontarin lascia la Parrocchia del Sacro Cuore”. La visione 153

Ha colto tutti di sorpresa la notizia, data direttamente da lui, durante la messa di domenica 13 giugno, che il parroco del Sacro Cuore Don Antonio Pontarin, lascerà a breve la guida della parrocchia, per raggiunti limiti di età.

Dopo trentatre anni di intenso lavoro pastorale, un altro dei pilastri della storia della Città di Abano Terme esce di scena.

Don Antonio è  un uomo schiettamente sincero, a volte spigoloso, ma sicuramente sempre ed appassionatamente dedicato alla cura e alla crescita della Parrocchia.

Numerosi i successi conseguiti per farla diventare una comunità forte e coesa.

Chi ha avuto occasione di conoscerlo ha sempre potuto apprezzare la sua intelligenza pronta ed ironica e la sua profonda conoscenza delle dinamiche economiche e sociali di Abano Terme, segno di una partecipazione attiva ed attenta alla vita cittadina.

Ha lasciato un po’ di amaro in bocca e ha fatto discutere la sua dichiarazione in cui lasciava intendere che molti parrocchiani erano dispiaciuti della sua partenza, ma altri ne saranno contenti.

Cosa c’è dietro a questa dichiarazione? Forse che le dimissioni per raggiunti limiti di età non erano  poi così spontanee? Qualcuno ha tramato per indurlo a questo passo? A chi era scomodo?

Questi interrogativi molto probabilmente non avranno risposte ma aprono un altro capitolo di quelle lotte sotterranee che da sempre segnano la vita di Abano e che le impediscono di avere una crescita serena e condivisa.

A pochi mesi dalla elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale si stanno già affilando le armi per una battaglia che si annuncia senza esclusione di colpi.

Il popolo della calunnia, della maldicenza, dell’invidia e della meschinità sta cominciando il proprio lavoro.

Nel frattempo, come ho avuto modo di dire molte volte, non si intravvede la crescita di un dibattito serio sul futuro della Città ed una analisi approfondita sui programmi necessari per far compiere una svolta all’economia termale.

Sembra quasi che nessuno si ponga seriamente il tema del bisogno di un cambio di passo deciso  e tutto si giochi su un campo di semplice lotta di potere indipendente ed inconsapevole del fatto che,  Abano e tutto il comparto termale,  hanno bisogno di grandi progetti e di grandi trasformazioni per poter competere nel mondo del turismo del futuro.