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LA VISIONE DIETRO L’ANGOLO: ABANO SMART CITY?

La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon

ABANO SMART CITY?

“Il futuro si gioca su tecnologia ed innovazione”pillon

Se partiamo dalla considerazione che l’Italia si colloca al 25° posto in Europa per l’indice di digitalizzazione DESI (Digital Economy and Society Index) e che naviga quattro volte più lenta della Corea del Sud,  ci rendiamo immediatamente conto del ritardo competitivo che abbiamo nei confronti degli altri competitors europei e mondiali nel campo della comunicazione.

Da sempre i temi della comunicazione hanno garantito gli scambi  economici e sociali tra gli individui e nell’epoca di internet si sono modificati i modi di comunicare e anche il modo in cui le attività lavorative ed economiche in genere si sviluppano.

Specie durante il lockdown la maggioranza degli italiani hanno provato i disservizi di una connessione lenta, scadente e costosa e siamo molto lontani da paesi come la Finlandia che dal 2010 ha una rete gratuita per tutti i cittadini. Nell’ambito turistico si sono visti cambiamenti radicali del modo di scegliere le mete turistiche e del modo di prenotare e di viaggiare che si svolge quasi completamente con tecniche online. L’utente/navigatore non cerca soltanto informazioni sulle destinazioni turistiche di suo interesse, ma effettua rapide ricerche con l’obiettivo di mettere a confronto le diverse proposte prestando attenzione alla qualità dei prodotti e al rapporto con il prezzo, individua fra le soluzioni ricettive prese in esame quella che soddisfa maggiormente le sue esigenze ed aspettative, infine procede all’acquisto.

In questo campo sempre più e in modo progressivo il futuro passerà dalla fibra ottica che oggi in Italia ha una copertura poco superiore al 20%. Secondo la commissione Ue e la Banca mondiale, ad un aumento del 10%  di penetrazione della banda larga corrisponde un 1,5% del PIL. Per nostra fortuna La nostra provincia si colloca per diffusione della fibra  tra le prime 10 in Italia.

Abano Terme ha una copertura FTTC (Fiber To The Cabinet cioè fibra fino al cabinato e poi cavo in rame) al 98% e FTTH (Fiber To The Home cioè fibra fino a casa) al 55%, naturalmente la prima è meno performante della seconda. Un dato confortante ma non sufficiente per sviluppare a pieno le potenzialità della rete.

Ma il dato più preoccupante riguarda lo sviluppo che le potenzialità della rete hanno avuto nel Bacino Termale Euganee che, a parte qualche lodevole iniziativa privata, sono praticamente poco più che allo zero.

Salvador Anton Clavé, direttore del Dipartimento Turismo e Innovazione di Eurecat, nel corso del Forum Turistic di Barcellona ha affermato che “il cambiamento va al di là del miglioramento delle procedure o della semplice esperienza turistica: implica una vera e propria trasformazione dell’intero settore turistico.” Il Vice President e Chief Marketing Officer di Booking.com, Arjan Dijk, ha affermato che “nel prossimo decennio, vedremo come l’industria del turismo sarà capace di rispondere ai bisogni di una tipologia di viaggiatori più attenti alla sostenibilità, e con una maggiore conoscenza tecnologica. Per farlo, dovrà sviluppare prodotti, funzioni e servizi che facilitino a tutti la scoperta del mondo.”

Se si digita Abano Terme nei vari motori di ricerca i primi risultati sono di centri di prenotazione alberghiera stranieri (Booking, Trivago, Expedia) e gli altri risultati locali sono disuniti e scoordinati.

Le nuove soluzioni tecnologiche a disposizione del turismo sono tantissime e tantissimi esempi di applicazione sono presenti nel mondo.

La tecnologia mobile, il cellulare è senza dubbio il protagonista di questo nuovo modo di viaggiare, Secondo TripAdvisor, infatti, il 45% degli utenti usa il proprio smartphone per tutto ciò che riguarda le vacanze.

L’utilizzo delle tecniche di realtà virtuale (VR) od aumentata (AR). Oggi è possibile “teletrasportarsi” negli angoli più remoti del pianeta senza scendere dal divano.

L’Internet of Things (IoT) promette di apportare migliorie davvero significativi all’industria del turismo. Per esempio? Sensori integrati connessi a Internet all’interno di automobili, valigie, edifici e tanto altro. Alcune proprietà della Virgin Hotel offrono ai propri clienti un’app che consente loro di interagire con il termostato della stanza o di controllare la televisione.

Ci sono anche dispositivi integrati che consentono agli utenti di utilizzare i loro telefoni cellulari per seguire la loro valigia evitando che venga smarrita o rubata.

Si potrebbe continuare lungamente con questi esempi ma ancora una volta il tema centrale è politico. Emerge ancora l’incapacità del territorio di far squadra di ragionare tutti assieme, si preferiscono le iniziative singole con la logica “furbesca” dell’arrivo prima io, non comprendendo che la vera concorrenza non viene dai colleghi di casa ma dal mondo intero.

Occorre lavorare su questi temi ed elaborare un progetto di Smart City che sappia essere all’altezza delle sfide di domani.