Panciera post parto: sì o no?

L’ Ostetrica delle Terme
A cura di Barbara Benevento

 

Panciera post parto: sì o no?BENEVENTO 163

Chi ha appena avuto un bambino lo sa: uno dei primi consigli che viene dato da amici e parenti è quello di indossare una panciera. In realtà, già al corso di preparazione alla nascita spiegano che dopo un parto naturale, l’utilizzo della panciera è sconsigliato, perché allunga i tempi di ripresa del corpo.

Eppure, c’è ancora una grande confusione su questo tema, ma facciamo chiarezza.

La panciera viene concepita come supporto alla parete addominale, andando a svolgere il lavoro che i muscoli addominali retti, obliqui e trasversi, fanno naturalmente: cioè contenere gli organi interni dentro all’addome.

Durante i nove mesi di gestazione i retti addominali si allungano e viene a crearsi una diastasi fisiologica, causata dall’accrescimento dell’utero.

Una volta nato il bambino, la pancia si riduce e la parete addominale, rimasta in estensione per 9 mesi può sembrare flaccida e ancora abbastanza voluminosa.

 

Questa è, però, una condizione momentanea: serve semplicemente un po’ di tempo, che si può quantificare in 3-6 mesi, per riprendere il tono muscolare che si aveva prima della gestazione.

 

Allora, perché le donne continuano ad usare la panciera?

La risposta è che lo fanno solo per una questione estetica! L’effetto della pancia “molle” non piace e quindi si decide di indossare la panciera fin dalle prime settimane dopo il parto.

Alle ragioni estetiche si aggiungono poi anche le false credenze: in passato, infatti, veniva spesso consigliato alle donne di indossare la panciera per tornare prima in forma. E molte quindi pensano che sia giusto.

 

Perchè non indossare la panciera post parto:

Quando viene indossata, la panciera va a contenere gli organi interni e a sostenere la parete addominale. In pratica, si sostituisce ai muscoli addominali lavorando al posto loro; in questo modo gli addominali non saranno mai messi in condizione di riprendere il loro ruolo di contenimento della parete addominale che durante la gravidanza avevano perso.

Un altro effetto indesiderato riguarda il pavimento pelvico: Indossare una panciera contenitiva stringe la pancia aumentando la pressione addominale e spingendo sul pavimento pelvico che, dopo il parto vaginale, è in una fase di grande debolezza. In questo caso, la panciera ha un effetto ancor più negativo e può aumentare la probabilità di incontinenza urinaria e prolassi.

Tuttavia vi è un unico caso in cui la panciera potrebbe fornire un beneficio: dopo il parto cesareo. In questa occasione la panciera aiuterà a sentire meno dolore e a contenere il fastidio dei punti, aiutando la neo-mamma a mantenere una postura corretta. E’ possibile quindi tenerla solo per i primi 10 giorni dopo il Taglio cesareo e di non usarla durante il sonno notturno. Bisogna tenere sempre in considerazione che la panciera non deve sostituirsi ai muscoli addominali i quali dopo il parto devono naturalmente riprendere la loro fisiologica attività di contenimento degli organi interni.

 

Per maggiori informazioni potete rivolgervi presso il mio BB Studio Ostetrico di Abano Terme (PD) al n. 391-1387230

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TEMI DI ATTUALITA’ NOTARILE

TEMI DI ATTUALITA’ NOTARILE 

DETRAZIONE IVA PER ACQUISTI CASE “GREEN”DI LAURO 163

La novità di interesse notarile della Finanziaria 2023 riguarda la detrazione del 50% dell’IVA pagata sugli acquisti di case “green” con elevato rendimento energetico.

Nello specifico, la Legge Finanziaria consente la detrazione IRPEF del 50% dell’IVA pagata per l’acquisto entro il 31 dicembre 2023, da imprese costruttrici o ristrutturatrici, di case con elevato rendimento energetico, che siano, cioè, in classe energetica A o B. Questa detrazione, però, non può essere goduta per intero nell’anno dell’acquisto, ma deve essere ripartita in dieci quote annuali costanti.

VENDITA CASE “PEEP”

Dopo sette anni dall’ultimo intervento delle Sezioni Unite, la Cassazione è tornata nuovamente ad occuparsi dell’edilizia residenziale convenzionata (CASE PEEP).

La Cassazione precisa che il vincolo di prezzo massimo previsto per la vendita delle case “PEEP” permane anche per le vendite successive alla prima, fino a quando non venga eliminato con la procedura di affrancazione. Il vincolo, cioè, vale non solo per il primo acquirente ma anche per i successivi, fino alla procedura (a pagamento) della affrancazione. Ciò, secondo la Cassazione, sarebbe logico alla luce di quelle che sono le finalità dell’edilizia residenziale pubblica, il cui obiettivo è il soddisfacimento, per le categorie meno abbienti, della primaria necessità di acquistare un’abitazione a prezzi ragionevoli, senza poterci speculare dopo.

Pertanto, chi vuole vendere l’immobile “PEEP” a prezzo di mercato può farlo solo attraverso la procedura di affrancazione, pagando al Comune una somma che costituisce una sorta di compenso per lo svincolo, in modo da restituire all’immobile il suo pieno valore di mercato.

I temi sono molto complessi, pertanto il Notaio è disponibile a fornire ai cittadini interessati tutti i chiarimenti necessari.

 

Salvatore Di Lauro

Notaio in Abano Terme

 

730 : le novità del 2023

Le ACLI informano
a cura di Caf e Patronato ACLI di Padova

www.aclipadova.it – 049601290

 

730 : le novità del 2023ACLI 163

 

L’agenzia delle Entrate con un Provvedimento il 6 febbraio 2023 ha ufficialmente approvato il Modello 730 per l’anno d’imposta 2022.

Di seguito alcune delle principali novità introdotte dal legislatore nel 2022 sul tema delle imposte dirette e che di fatto producono gli effetti fiscali a partire dai modelli di quest’anno.

 

Assegno Unico e detrazioni figli a carico

Dal 1° marzo 2022 è entrato in vigore l’assegno unico universale che assorbe tutti i bonus economici, fiscali e non, destinati ai figli, comprese le detrazioni irpef. Di norma restano nella condizione di essere “fiscalmente a carico” i figli fino a 24 anni con redditi non superiori a 4.000 euro. Dai 25 anni in poi sono invece a carico i figli con redditi non superiori a 2.840,51 euro. Ora, per i figli minorenni, e per i maggiorenni (a certe condizioni) fino a 21 anni, le detrazioni spettanti non vengono più applicate a partire dal 1° marzo 2022. Non viene invece toccato il comparto delle altre detrazioni al 19% applicate sulle spese materiali sostenute per i figli (quelle per medicinali, cure, scuola, università, sport, ecc). Per i figli dai 22 anni in su, ricominciano ad essere applicate le vecchie detrazioni.

 

Nuovi scaglioni IRPEF

Fino al 31/12/2021 erano in vigore cinque scaglioni IRPEF con aliquote al 23, 27, 38, 41 e 43 per cento. Dal 1° gennaio 2022, invece, i cinque vecchi scaglioni sono diventati quattro con aliquote al 23, 25, 35 e 43 per cento. Quindi il terzo e quarto scaglione di prima, rispettivamente tra 28.001 e 55.000 euro (aliquota 38%) e da 55.001 a 75.000 euro (aliquota 41%), diventano un unico terzo scaglione tra 28.000 e 50.000 euro tassato al 35%, mentre da 50.001 euro in su abbiamo un nuovo quarto-ultimo scaglione con aliquota al 43%.

 

Detrazioni per redditi di lavoro e  pensione

È stato innalzato a 15.000 euro il limite reddituale per poter usufruire della misura massima della detrazione pari a 1.880 euro. La detrazione spettante è aumentata di 65 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro.

È stato innalzato a 8.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 e 29.000 euro.

 

Detrazione barriere architettoniche

È prevista una detrazione pari al 75% sugli importi sostenuti nel 2022 per eseguire lavori di superamento/rimozione delle barriere architettoniche.

 

Detrazione affitto giovani

E’ prevista una detrazione spettante ai giovani fino a 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro per l’affitto pagato a titolo residenziale, pari al 20 % del canone di locazione. L’importo della detrazione non può eccedere i 2.000 euro (vedi comma 1-ter dell’art.16 del DPR 917/86, TUIR).

Altre news: bonus sistemi di accumulo collegati ad impianti fotovoltaici, bonus spese per l’attività fisica dei disabili e malati cronici, social bonus in favore degli Enti del Terzo Settore impegnati in progetti di recupero di beni mobili e immobili pubblici o confiscati.

 

Per ogni altra informazione CAF ACLI si trova in Via Aureliana n.28, Montegrotto Terme. 

Prenota il 730 /2023 telefonando al CUP: 049/601290 oppure utilizza la prenotazione online tramite l’area myCAF .

 

KURSAAL UNA STORIA INFINITA

La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon

KURSAAL UNA STORIA INFINITA

Spiace dover constatare che le speranze di vedere in fase di risoluzione i problemi del Kurssal sono, ancora una volta, deluse.PILLON 163

Oramai, però, le responsabilità sono chiare. La provincia di Padova, nelle ultime tre amministrazioni, rinunciando alla sua funzione politica che le deriva come ente proprietario, ha trattato la questione solo come un qualsiasi operatore immobiliare, cercando la massimizzazione dei risultati economici. Se la funzione principale della Provincia è quello di curare gli interessi e promuovere lo sviluppo della comunità provinciale, come può pensare di agire come un qualsiasi operatore del mercato? Per loro sfortuna il mercato ha le sue regole e qualsiasi immobile vale per quanto può rendere e la situazione di assoluto degrado in cui versa attualmente il Kursaal rende un operatore economico sicuro solo delle spese che dovrà affrontare ed insicuro sulla redditività dell’investimento. Questi sono i motivi per cui i bandi non hanno buon fine.

La Provincia deve immediatamente cambiare direzione e pensare di investire direttamente per il mantenimento del valore del suo Patrimonio e svolgere la sua funzione per promuovere lo sviluppo della comunità provinciale.

Occorre necessariamente dare atto al Capogruppo consiliare del Partito Democratico di Abano, Giovanni Amato, di essere l’unico a porre da anni la questione senza avere mai nessuna risposta alle sue precise richieste.

Sopralluoghi su sopralluoghi ed ogni volta la situazione peggiora senza che nessuno si renda conto che la localizzazione del Kursaal è centrale sulla qualità della Città termale e del benessere dei suoi ospiti.

Cosa possono pensare i nostri turisti quando nel cuore della zona termale si trovano di fronte i giardini e il Kursaal transennati da anni, l’hotel Centrale transennato ed abbandonato da anni, lo stesso per l’ex hotel Royal Orologio e per il Centro congressi Pietro d’Abano?

Le Città  Termali stanno cambiando profondamente e senza che nessuno lo abbia mai deciso. E’ cambiato il modo di fare e di intendere il termalismo. La fangoterapia sembra non essere più il nostro tratto distintivo.

Bisogna sicuramente dare merito a quegli imprenditori che stanno investendo ed innovando, ma bisogna stare anche attenti a non lasciare nessuno indietro, altrimenti il  rischio di una crisi sociale sarà molto alto.

Purtroppo il limite di fondo è sempre lo stesso: quello di trovare un’unità di intenti ed una condivisione di obbiettivi che è ben lungi dall’ essere conquistata.

Non aiuta certo un territorio dove tutti sono divisi e dove si sottolineano sempre le distinzioni piuttosto che le cose che dovrebbero unirci.

 

 

Attività culturali Biblioteca Abano Terme dal 17 al 27 gennaio 2023

martedì 17 gennaio ore 21.00 – Biblioteca Civica

METTI, IL GIOCO… UNA SERA IN BIBLIOTECA

Giochi da tavolo per chi vuole giocare in compagnia

In collaborazione con l’Associazione Biblioamat

 (incontri ogni martedì)

 

2023-01-27 Dio dov'era.pdf 

mercoledì 18 e 25 gennaio, 1 e 8 febbraio ore 17.00 – mercoledì 25 gennaio ore 17.00

 Biblioteca Civica e in videoconferenza

In preparazione al Giorno della memoria

OLOCAUSTO E GENOCIDI NEI BALCANI

A cura di Sergio Giorato

In collaborazione con l’Associazione Biblioamat 

 

2022-01-12 Tramonto della ragione nel mondo occidentale COLORI.p

venerdì 20 gennaio ore 18.00 – Biblioteca Civica

LEGGERE/LEGGERI 

Gruppo di lettura

 

venerdì 27 gennaio ore 21.00 – Biblioteca Civica

In occasione del Giorno della memoria

E DIO, DIO DOV’ERA?

Credo nel sole, anche quando non splende; credo nell’amore, anche quando non lo sento,

credo in Dio, anche quando tace

Letture a cura de Gli Inesistenti Teatro filosofico di Padova 

LA PRIMA VISITA CON L’ORTODONTISTA

La Rubrica del Dentista

cura di Alice e Francesca Marcato
alice.marcato@alice.it

 

LA PRIMA VISITA CON L’ORTODONTISTA

 Qual è l’età giusta?

A partire dal completamento della dentizione da latte, e non oltre i 7 anni, consigliamo di effettuare la prima visita ortodontica perché entro questo periodo è possibile intercettare e risolvere in modo corretto alcune malocclusioni.

 

Che cosa si può fare da questa età?

1. Correggere abitudini viziate ove presenti (dito, ciuccio, respirazione orale, interposizione della lingua nella deglutizione…)marcato 162

2. Ridurre il rischio di traumi ai denti davanti, qualora molto in fuori e sporgenti (overjet aumentato)

3. Seguire la crescita ossea in modo corretto e la posizione dei denti permanenti

RICORDATEVI CHE… una visita precoce non significa intervenire subito con un trattamento ortodontico. Ogni malocclusione ha il suo momento di elezione per essere trattata, con conseguente monitoraggio.

1. L’occlusione è corretta e non necessita di trattamenti ma di controlli programmati nel tempo

2. È presente una malocclusione dentale che richiede il monitoraggio nel tempo e la programmazione di una terapia futura quali probabilmente quando i denti saranno presenti tutti permanenti (12-13 ANNI)

3. È presente una malocclusione di origine scheletrica e dentale che richiede un trattamento precoce e immediato per evitare un’alterazione nello sviluppo delle ossa della facciali con conseguente disallineamento dentale