EQUITALIA PIÙ CHANCE PER I PAGAMETI A RATE

baraldoIl Commercialista
A cura del Dr. Stefano Baraldo
info@studiobaraldo.it

E’ stata pubblicata il 20 agosto in Gazzetta Ufficiale per entrare subito in vigore, la legge di conversione del decreto legge enti locali, che concede ai contribuenti decaduti dal beneficio della rateizzazione dei debiti di essere nuovamente ammessi alla procedura agevolata.

I contribuenti decaduti, alla data del 1° luglio 2016, dal beneficio della rateizzazione con Equitalia possono fruire di una nuova rateizzazione, fino a un massimo di ulteriori 72 rate mensili, presentando una istanza entro il 20 ottobre 2016.

Il nuovo piano è concesso anche se, all’atto della presentazione della richiesta, le rate scadute non sono state integralmente saldate.

Sempre entro il 20 ottobre è possibile ripristinare le dilazioni con l’Agenzia delle entrate relative ad acquiescenze ad accertamenti nonché ad accertamenti con adesione, decadute tra il 16 ottobre 2015 e il primo luglio 2016.

Quali rate si possono riattivare?

Riguardo alle rateazioni decadute con Equitalia, è possibile richiedere il ripristino delle rateazioni sia fiscali che no (ad esempio contributi previdenziali), scadute al 1° luglio 2016, comprese le maxi dilazioni di 10 anni.

Invece, per le rateazioni con l’Agenzia delle entrate, si tratta di quelle relative alle imposte oggetto di accertamento (imposte sui redditi, Iva, registro, ecc.), per le quali si è decaduto dal 15 ottobre 2015 al 1° luglio 2016.

Come si richiede la nuova rateazione ad Equitalia?

Per essere riammessi alla rateazione occorre presentare apposita domanda entro il 20 ottobre 2016.

Quante nuove rate è possibile ottenere?

E’ possibile nuovamente rateizzare l’importo dovuto, sino ad un massimo di 72 rate – fatti salvi i piani di rateizzazione con un numero di rate superiore a 72 già approvati – anche se, all’atto della presentazione della richiesta, le rate scadute non siano state integralmente saldate.

Attenzione

Il contribuente riammesso alla rateizzazione decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive.

Inoltre, fino alla data di  effettiva presentazione della domanda di riammissione, Equitalia può attivare le procedure cautelari/esecutive per il recupero del debito.

Quale’è il limite per ottenere la rateazione con una semplice domanda?

Il limite entro il quale è possibile ottenere la rateazione senza dover documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà è stato elevato da 50.000 a 60.000 euro.

PROVERBI VENETI

proverbi-venetiPROVERBI VENETI

A cura di Aldo Francisci

A lavarghe la testa al molton, se consuma l’aqua e anca el saon.

A on belo senpre ghe manca, a on bruto senpre ghe vanza.

A pensar mal se fa pecà, ma se indovina senpre.

A parlare se fa presto: pì difìzile xe el resto.

Al ciaro de luse ogni stronzo traluse.

Amore fa amore, cativeria fa cativeria

Anca i cojuni magna el pan.

A far credenza se perde l’aventore.

A far la carità no se va in miseria.

COME GESTIRE IL COSTO DEL LAVORO PER GUADAGNARE DI PIÙ CON LA TUA AZIENDA?

zanonIl Consulente del lavoro
A cura dell’ Avv. Riccardo Zanon

www.studiozanon.net   info@studiozanon.net

“Articolo riservato ad imprenditori in gamba” 

Riceviamo sempre più richieste di aiuto da parte di aziende che ci chiedono se è possibile abbassare il costo del lavoro.

Questo è un problema che è emerso soprattutto negli ultimi anni dopo la crisi.

Infatti con la riduzione dei margini a seguito della crisi del 2008 il costo del lavoro pesa sempre di più nel bilancio di ogni attività, sia essa un piccolo negozio, una attività artigianale o una media industria. Qualcuno starà pensando: il costo del lavoro? Non si può mica modificare il costo del lavoro!?!?!

Partiamo dalle basi. Il Costo del Lavoro si ottiene sommando la Retribuzione Lorda del dipendente, gli oneri contributivi, il TFR, le Retribuzioni Differite (in questa voce sono comprese le ferie) e le mensilità aggiuntive (ex. tredicesima, quattordicesima).

Per verificare se nella tua azienda il costo per la forza lavoro é troppo alto, bisogna controllare

l’incidenza in percentuale sul fatturato, che dipende dall’attività che svolgi.

Quali potrebbero essere i problemi di un Costo elevato?

1) INQUADRAMENTO

Se non inquadri nel modo corretto i tuoi lavoratori, e le retribuzioni sono senza controllo, rischi di avere dei costi non assorbibili dalla tua attività. Ed a quel punto sono a rischio sia i lavoratori che la tua stessa attività.

2) NUMERO DI DIPENDENTI

Il numero dei tuoi lavoratori deve essere in linea con i tuoi prezzi e la tua capacità di vendere servizi e/o prodotti. Il numero giusto va calcolato prendendo in considerazione le medie di settore ed altri dati interni all’azienda.

3) SCARSA PRODUTTIVITÀ

Se hai un problema di scarsa produttività dovuto a personale non sufficientemente motivato o non adeguatamente formato devi correte subito ai ripari.

Se non conosci questi problemi, o se li sottovaluti, e se la tua azienda non agisce per tempo per risolverli vuol dire che sei in grave difficoltà.

Per porre rimedio a questa situazione servono soluzioni specifiche studiate su misura per ogni

singola attività.

Per consigli o informazioni su come sia possibile abbassare il costo del lavoro nella tua azienda contatta il tuo consulente di fiducia oppure non esitare a contattarci a info@studiozanon.net oppure telefonicamente allo 041 5101894.

• Fasioi in salsa

cucina-padovanaingredienti: fagioli – cipolle – aglio – acciughe – pancetta – olio – aceto sale – pepe

Si fa un battuto con cipolle, aglio e acciughe abbondanti e si soffrigge in olio o pancetta, con l’aggiunta di un battuto di erbine aromatiche (prezzemolo, sedano, basilico, mentuccia, salvia, rosmarino, a seconda del gusto e della stagione). Il soffritto va spento con l’aceto. Con questa salsa si condiscono fagioli allessati caldi e freddi. La più semplice delle salse si compone di prezzemolo, aglio, olio, aceto, pepe e sale.

SETTEMBRE… RICOMINCIAMO!!!

marcatoLa Rubrica del Dentista
A cura della Dottoressa Alice Marcato

alice.marcato@alice.it

SETTEMBRE… RICOMINCIAMO!!!

Con il mese di Settembre ricominciano tutte le attività: il lavoro per i genitori, la scuola per i bambini/ragazzi e tutte le attività ludico-sportive…

Settembre è quindi anche il mese giusto per programmare per i nostri BAMBINI una visita odontoiatrica. Sono già trascorsi i mesi estivi. La vacanze  e i giochi ed è giusto rimettersi in “carreggiata” anche da un punto di vista dentale; un controllo presso il proprio Dentista è utile per poi trascorrere i primi mesi invernali in tranquillità.

Il Dentista valuterà la situazione di igiene orale dei nostri ragazzi, l’eventuale presenza di carie e valuterà anche la dentatura da un punto di vista ortodontico, cioè se le due arcate risultano in rapporti corretti o c’è la necessità di un apparecchio.  La maggior parte delle autorita’ in materia ritengono che l’eta’ migliore per una visita ortodontica sia intorno ai sei o sette anni. A questa eta’ potrebbero essere scoperte condizioni che, se trattate subito, sono facilmente correggibili.

Vi raccomandiamo di non aspettare fino a che il bambino abbia perso tutti i denti da latte. I vantaggi della correzione precoce sono in certi casi considerevoli.  Fatevi consigliare dall’ ortodontista circa il momento opportuno per iniziare un trattamento ortodontico intercettivo o correttivo sul vostro bambino

Vita quotidiana: L’apparecchio non limita la vita dei nostri ragazzi: noi stimoliamo vivamente il ragazzo ad avere interessi extra-scolastici. A livello di attivita’ sportive in caso di apparecchiatura di tipo fisso sconsigliamo quelle di maggiore contatto fisico. La fonetica puo’ essere in qualche modo alterata ma soltanto nei primi giorni di cura. Pertanto, noi informiamo i nostri pazienti che l’ortodonzia deve essere considerata come qualcosa di normale in una fase della loro vita e non deve assolutamente precludere le attivita’ che abitualmente essi svolgono nel programma scolastico e nel tempo libero.

Tempi: La correzione del problema ortodontico puo’ richiedere soltanto pochi mesi se si tratta di problematiche relativamente semplici, puo’ invece richiedere un tempo piu’ prolungato per riallineare denti malposti ed affollati.

Prevenzione: Limitare la possibilità di insorgenza di carie nei nostri bambini a partire dai 6 anni, quindi dalla comparsa di primi denti definitivi, è importante. Un sigillante e’ un materiale plastico che viene usualmente applicato alla superficie esterna dei denti posteriori – premolari e molari. Questa resina plastica aderisce alle depressioni e scanalature dei denti, attuando come una barriera protettiva dello smalto contro la placca e gli acidi.

Il dentista puo’ applicare facilmente il sigillante, e ci vogliono pochi minuti per sigillare ogni dente. Prima di essere sigillati i denti vengono puliti. Le superfici vengono rese ruvide con una soluzione acida che aiuta la adesione. Il sigillante viene applicato “pitturando” nello smalto dentale, dove aderisce direttamente e indurisce. Il processo di indurimento viene accelerato utilizzando una luce apposita.

Finche’ il sigillante sarà in buone condizioni, proteggerà il dente da possibili carie. I sigillanti possono mantenersi in buono stato, sotto condizioni di masticazioni normali, per alcuni anni. Durante le visite dentistiche regolari il vostro dentista controllerà lo stato dei sigillanti, procedendo a una ri-applicazione quando si renda necessario

 

CIRO SCARCELLI. GIOVANE PROMESSA DELLE DUE RUOTE

ciroCiro Scarcelli, aponense, 9 anni, studente delle scuole elementari Manzoni di Abano, potrebbe essere  la giovane promessa del motociclismo italiano.  All’età di 3 anni  ha riceveuto  in regalo una minimoto usata e, saltuariamente,  il padre Sebastiano lo portava in un parcheggio a provarla.  A 5 anni Ciro viene iscritto ad un corso chiamato “futuri piloti” all’interno del quale  erano previste anche delle gare, naturalmente non agonistiche. A 7 anni partecipa al trofeo Xbikes di Ferrara, qualificandosi   come secondo , poi  al  trofeo Italia Uisp nella categoria “primi passi” riesce  a piazzarsi tra i  primi 10. Quest’anno ha iniziato a partecipare a gare agonistiche, da qui la sua  iscrizione  al C.I.V. Junior minimoto 2016, nella categoria junior A . Significativo il fatto che i 39 piloti  iscritti  provengano da tutta l’Italia e dall’ Europa. E ‘ un campionato che si svolge in sette gare doppie da aprile a ottobre.  Il padre Sebastiano fa grandi sacrifici per coltivare  la passione di Ciro, anche perché i circuiti dove correre e allenarsi  si trovano  prevalentemente  in Emilia Romagna ed è necessario quindi  spostarsi ogni fine settimana.

La Redazione di informAbano augura un futuro pieno di successi a questa giovane promessa delle  due ruote.

PERCHÈ CI ALLENIAMO A PIEDI SCALZI

officinaÈ ora di muoversi
A cura della Dottoressa Ilaria Armentano

“Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli.” Kahlil Gibran

PERCHÈ CI ALLENIAMO A PIEDI SCALZI

Nasciamo così, a piedi scalzi… poi “ci calzano”!

Il nostro rapporto con la Terra inizialmente è potente, viviamo per terra: gattoniamo, rotoliamo, “caprioliamo” e poi…? Poi ce ne dimentichiamo.

Hai mai pensato a che cosa servono i nostri piedi?

Il più delle volte li diamo per scontati e raramente pensiamo a quanto siano fondamentali per la nostra salute e il nostro movimento.

Il piede è indispensabile per:

• la stabilizzazione della stazione eretta,

• la propulsione e il movimento,

• l’adattamento della marcia sul terreno,

• la coordinazione della postura.

La pianta dei nostri piedi, insieme ad occhi e cute, invia al sistema nervoso le informazioni necessarie alla consapevolezza della posizione del corpo nello spazio in relazione al mondo esterno ed a se stessi.

Il piede funziona come sensore ed effettore delle azioni muscolari che regolano il delicato processo della stazione eretta, della deambulazione e del benessere di tutto il corpo.

Il piede è anche il tramite tra corpo e suolo, è connessione con le origini: “Le radici dell’uomo sono i suoi piedi” diceva Goethe.

All’Officina del Movimento abbiamo sentito la necessità di dare la giusta importanza a tutti questi aspetti; occupandoci di movimento naturale funzionale, abbiamo scelto di allenarci a piedi scalzi.

Quali benefici derivano dal non indossare le tradizionali scarpe da ginnastica?

Le calzature alterano le capacità neuro-sensoriali in quanto costituiscono un’interfaccia artificiale tra piede e suolo. Le capacità recettoriali del piede sono pertanto pesantemente condizionate così come la sua capacità di coordinazione dell’equilibrio e della deambulazione.

Allenarsi a piedi scalzi ci permette di migliorare:

• l’appoggio fisiologico del piede,

• l’efficacia di carico delle volte plantari,

• la fase di spinta nella locomozione,

• il reflusso venoso per stimolazione della soletta plantare,

• il drenaggio linfatico,

• la propriocezione e l’equilibrio.

Stare a piedi scalzi, ci pone in un diverso stato mentale, più filosofico, rilassato e disteso, solitamente riservato ad alcuni momenti speciali (in spiaggia, a casa, sull’erba fresca in estate).

I benefici psico fisici sono evidenti in tutte le attività, sia quotidiane che tecnico sportive!

Il ri-adattamento alla naturale condizione di piede scalzo è graduale, in funzione al soggetto e alla frequenza di allenamento.

Sono tanti dunque i motivi per cui scegliere di muoversi a piedi scalzi. Se hai voglia di ritrovare anche tu il naturale piacere del movimento… a piedi scalzi, ti aspettiamo all’Officina del Movimento in via Trieste, 10 ad Abano… partecipa al nostro OPEN WEEK da lunedì 19 a sabato 24 settembre (per info e prenotazioni chiamaci allo 049.9819547).

DOLORI CERVICALI… PROBLEMI DI MOLTI… GIOVANI E NON…

L’angolo del TerapistaMANZOa cura del Dr. Giuseppe Manzo
cell. 348 7048590

www.giuseppemanzo.com   giuseppemanzo51@gmail.com  

Quanti non hanno mai avuto tensioni al collo, muscoli rigidi, diminuita capacità di ruotare il capo….

Ben pochi credo e si può affermare tranquillamente che in assoluto è tra i primi disturbi di cui si lamentano tutti.

La postura scorretta, le lunghe ore passate davanti al computer, un atteggiamento in dorso curvo che costringe un compenso a livello cervicale, le conseguenze di un vecchio trauma ma soprattutto lo stress lavorativo, i pensieri, le preoccupazioni, le dinamiche mentali della vita di tutti i giorni…..queste e molte altre le cause di questo disturbo muscolare.

i relativi “becchi osteofitosici”, paroloni che significano alla fine un’alterazione della forma delle nostre vertebre con sensazione di sabbia e scricchioli quando giriamo la testa…

la vecchiaia…. commentiamo sconsolati ..e magari poco facciamo sperando che il problema passi..o ci si rivolge a qualche farmaco di banco che alla fine, poi, produce solo danni allo stomaco…

Un buon lavoro di massofisioterapia prescritto da un medico attento , puo’aiutare a migliorar

e questa situazione di disagio e sofferenza del nostro collo.

Possono fare la differenza ed aiutare il paziente a risolvere un problema spesso cronico ed invalidante.

Il segnale elettrico Scenar è perfettamente compatibile a quello dei nostri nervi,non è invasivo e non ha alcuna controindicazione, il paziente non avverte alcun fastidio ma solo una piccola vibrazione ed una piacevole sensazione di calore sulla zona trattata e lungo tutto il corpo con una risposta immediata di beneficio e sollievo che naturalmente, come per tutte le terapie, si modulerà con risposte diverse durante il ciclo di trattamenti.

DIMISSIONI ONLINE: COME EFFETTUARE L’INVIO TELEMATICO?

Il Consulente del lavoro
a cura del rag. Antonio Zanon

ZANON

www.studiozanon.net   info@studiozanon.net

 

Dal 12 marzo 2016 le dimissioni volontarie devono essere effettuate esclusivamente in modalità telematica. Si tratta di un procedimento nuovo che il Ministero ha messo in atto ed è obbligatorio.

Il lavoratore può procedere in due modi:

- effettuare la pratica autonomamente, inviando il nuovo modulo attraverso il sito del Ministero del Lavoro. È necessario essere in possesso del Pin INPS Dispositivo per poter accedere.

- rivolgersi a un soggetto abilitato che compilerà tutti i dati e invierà la comunicazione al Ministero.

Qualsiasi sia la modalità scelta dal lavoratore, al termine della procedura saranno fornite due informazioni identificative: la data di trasmissione e un codice identificativo. Ricordiamo che il lavoratore ha sempre la possibilità di revocare le dimissioni o la risoluzione consensuale entro sette giorni dalla data di trasmissione.

Studio Zanon offre a tutti i clienti e ai lavoratori il nuovo servizio per l’invio della procedura online di dimissioni volontarie, collaborando con gli enti abilitati dal Ministero. In questo modo potrete essere sicuri di effettuare la procedura nel modo corretto, senza ulteriori pensieri.

Studio Zanon, inoltre, ha preparato un ebook da scaricare gratuitamente che spiega nel dettaglio le modalità di invio delle dimissioni, includendo tutte le precisazioni pervenute dal Ministero del Lavoro fino a oggi. Tali precisazioni sono utili per spiegare alcuni casi particolari e i diversi dubbi che possono nascere al momento dell’invio telematico delle dimissioni.

Ecco il link per scaricare l’ebook:

http://www.studiozanon.net/dimissioni-online

Parleremo delle dimissioni online anche nel prossimo evento organizzato da noi di Studio Zanon in collaborazione con Synotius: “Più crescita, meno costi del lavoro. Per aziende, start-up e turismo”. Il seminario gratuito è previsto per il 26 maggio, nella Sala Convegni della Banca del Veneziano a Mira (Ve). L’evento avrà inizio alle 14.30 e terminerà alle 18.30 circa. Parleremo della diminuzione dei costi del lavoro, della creazione e della crescita un’azienda e dell’applicazione di questi consigli a diversi settori, in particolare a quello del turismo.

L’iscrizione è gratuita ma obbligatoria per la partecipazione: http://www.studiozanon.net/seminario-26-maggio/

Per consigli e informazioni non esitate a contattarci a info@studiozanon.net oppure telefonicamente al 041 5101894.