ABANO L’asfaltatura delle strade comincia all’alba

IL MATTINO DI PADOVA 2 agosto 2017
di Federico Franchin

ABANO TERME. Il gran caldo inciderà anche sullo svolgimento dei lavori di asfaltatura delle strade di Abano. «Da oggi e per tutta la settimana, abbiamo autorizzato la ditta esecutrice delle opere ad iniziare i lavori alle 5 del mattino e terminarli alle 13», annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici Gian Pietro Bano. «Fino a ieri i lavori iniziavano alle 8 e terminavano, con la pausa pranzo, attorno alle 16. La ditta ha esigenze comprensibili che speriamo vengano comprese dai residenti. Sono state già asfaltate, tra le altre, importanti vie come via Dei Colli e via Pillon, quest’ultima trascurata da molti anni. In via di conclusione invece le asfaltature nel quartiere di Monteortone, in particolare in via Zanella e via Santuario. Da oggi toccherà alla zona adiacente alla Casa di Cura. Quindi la ditta sarà in via Marzia, via Configliachi, via Leonardo da Vinci, via Volta. Sfruttando l’avanzo dato dall’aggiudicazione al ribasso dei lavori, potremo anche completare le asfaltature intervenendo in vie inizialmente non previste dal piano datato 2015, come ad esempio un altro tratto di via Dei Colli».

Rifiuti, bollette ancora in ritardo

IL MATTINO DI PADOVA 30 luglio 2017
di Federico Franchin

Abano, il vicesindaco Pozza rassicura i cittadini: «Per i recapiti tardivi 15 giorni in più per pagare»

ABANO TERME. È ancora in arrivo ad alcuni residenti di Abano la bolletta relativa alla prima rata della Tari, la tassa sull’asporto rifiuti. Una bolletta che ad alcune famiglie, qualche decina, sta arrivando con notevole ritardo, dato che la scadenza era fissata circa un mese fa. La bolletta, maggiorata di circa il 15% rispetto al 2016 dopo gli aumenti decisi dal commissario straordinario Pasquale Aversa, a qualcuno non è ancora arrivata e sui social monta la protesta e la preoccupazione di dover pagare ingiustamente la mora prevista per i pagamenti ritardati. «Ci sono ancora decine di famiglie che segnalano di non aver ricevuto la bolletta o di averla avuta in ritardo» conferma il vicesindaco e assessore al Bilancio Francesco Pozza, «si tratta di episodi sporadici che verificheremo singolarmente. Per ovviare al problema chiederemo all’azienda che effettua il servizio di postalizzazione, affidatogli dal commissario per tutto l’anno in corso, il report zona per zona di quando effettivamente è stata effettuata la consegna delle bollette. In base alle risposte che ci darà l’azienda capiremo se applicare o meno la mora. La nostra linea è di concedere 15 giorni di tempo per il pagamento della bolletta da quando è stata recapitata. Non essendoci una data sulle lettere, che non sono raccomandate» sottolinea Pozza, «farà giocoforza fede il rapporto dell’azienda che ha in carico il servizio». L’amministrazione guidata dal sindaco Federico Barbierato si sta intanto già muovendo in previsione delle prossime due scadenze, il 31 agosto e il 30 ottobre. «Gli uffici comunali già il 17 luglio hanno inviato alla ditta che stampa le bollette tutti gli incartamenti» fa sapere il vicesindaco, «e la ditta ha avuto 3 giorni di tempo per stampare le bollette. Quindi chi effettua la postalizzazione avrà tutto il tempo per recapitare con largo anticipo le bollette della seconda rata cui allegheremo un messaggio per spiegare ai cittadini che in caso di arrivo in ritardo hanno 15 giorni di tempo per pagare la tassa senza la mora». Non è escluso che in futuro il servizio venga modificato: «Valuteremo se il servizio è stato o meno soddisfacente» conferma Pozza, «per il 2018 potrà essere rivisto, essendo vincolato solo quest’anno. Valuteremo se farlo tornare in carico totalmente agli uffici comunali o se operare altre scelte. I cittadini stiano tranquilli, stiamo cercando di risolvere la situazione».

Iper di Abano e Due Carrare Sgarbi dice no e va all’attacco

IL MATTINO DI PADOVA 19 luglio 2017
di Federico Franchin

IL CRITICO CONTRO LE DUE GRANDI STRUTTURE DI VENDITA 

ABANO TERME. Vittorio Sgarbi, il noto critico d’arte, opinionista, scrittore, politico e personaggio televisivo, scende in campo contro i centri commerciali di Abano e soprattutto Due Carrare. «Solo una mente perversa può pensare di costruire un centro commerciale da 32 mila metri quadri in prossimità del Catajo» dice Vittorio Sgarbi in un video che circola da qualche giorno su Facebook, «un castello curato da un proprietario che lo ama come la propria madre. In un luogo ai piedi dei Colli Euganei, un paradiso, si pensa a un luogo di sviluppo industriale con dei capannoni. Non è da meno Abano, città turistico-termale, dove sorgerà un capannone di fronte ad una delle più belle ville di Abano (Villa Mocenigo Mainardi, ndr)». Sgarbi non usa mezzi termini. «Si rovina un paradiso come il Catajo con un centro commerciale, perché il sindaco di Due Carrare ha deciso di trasformare Due Carrare da un luogo tranquillo in un luogo a sviluppo industriale, che andrà ad ammazzare chi ha botteghe e attività tra Abano e Monselice. Falliranno tutti. Il sindaco si deve vergognare. Invece di sostenere il proprietario del Catajo, Cervellin, costruisce un centro commerciale. Invito il sindaco a chiedere scusa».

Il critico d’arte, nel video diffuso in rete, annuncia di aver già preso contatti per salvare Abano e Due Carrare da una nuova cementificazione. «Ho parlato con il ministro, con il soprintendente: tutti sono indignati», sottolinea. «Due Carrare non è Las Vegas. Siamo di fronte a sindaci con idee sbagliate, che rovinano le nostre imprese. Ho parlato con il presidente della Regione Zaia, chiedendogli di tenere fede al suo no al consumo del territorio. Spero che Zaia mantenga la sua parola».

«Il sindaco di Due Carrare il centro commerciale lo faccia a casa propria, ma di 3,2 metri quadri, non 32mila», conclude Sgarbi. «Il Catajo è un bene spirituale e lo spirito non ha prezzo. Rifletta sindaco, per non diventare peggio della Raggi. Salviamo il Catajo dagli speculatori».

Lavori in piazza, confronto aperto

IL MATTINO DI PADOVA 17 luglio 2017
di Federico Franchin

barbieratopiazza

Il primo cittadino vuole raccogliere le osservazione di residenti e commercianti

ABANO TERME. «Incontrerò venerdì mattina commercianti, albergatori e residenti della zona di piazza Repubblica per spiegare loro il progetto di riqualificazione e per raccogliere suggerimenti per apportare eventuali modifiche»: è la garanzia del sindaco Barbierato: secondo il progetto esecutivo approvato dall’allora capo dell’Ufficio Tecnico Luigino Gennaro il sedime stradale sarà rialzato di una decina di centimetri, portandosi allo stesso livello del liston e la viabilità rimarrà invariata. La grossa novità è rappresentata dall’introduzione della Ztl, che andrà dall’imbocco di via Calle Pace fino alla rotatoria con via Flacco e via Mazzini. La Ztl consentirà l’accesso solamente ai residenti, agli ospiti degli alberghi e ai mezzi pubblici. Il capo dell’Ufficio Tecnico ha tuttavia predisposto un progetto che lascia la massima libertà di manovra all’amministrazione comunale, tanto che potrà eventualmente lasciare tutto allo stato attuale o modificare solo in parte l’esistente, senza attuare una pedonalizzazione totale. Si può parlare di un progetto flessibile. Oltre alle modifiche illustrate, che avranno come obiettivo principale quello di portare la passeggiata dei clienti degli hotel anche verso gli esercizi commerciali nella zona dello Speak Easy, ci saranno interventi di riqualificazione alla fontana centrale e nell’area dove ci sono i negozi. Il progetto esecutivo prevede un costo complessivo di 400 mila euro, 200 mila dei quali derivanti da un finanziamento regionale. «I lavori potrebbero partire a breve e quindi è necessario fare in fretta confrontandoci con la città per capire le eventuali varianti che si possono ancora apportare» osserva il sindaco, «il confronto con la cittadinanza andava fatto prima. Piazza Repubblica, viste le tempistiche ristrette, sarà una delle mie priorità in questo avvio di mandato. Il via libera al cantiere arriverà per l’inverno e gli interventi saranno ultimati la prossima primavera, con l’inaugurazione di piazza Repubblica in versione moderna».

Chiarelli presidente, la minoranza insorge

IL MATTINO DI PADOVA 12 luglio 2017
di Federico Franchin

Chiarelli

CONSIGLIO COMUNALE AD ABANO 

ABANO TERME. Stefania Chiarelli è stata eletta lunedì sera presidente del consiglio comunale. Ma l’investitura della consigliera di minoranza di Abano Viva non è stata approvata dal resto dell’opposizione, che ha preferito votare scheda bianca. Undici quindi i voti a favore di Stefania Chiarelli, eletta al primo turno. Sulla sua elezione non sono mancate le polemiche. «Abbiamo appreso della scelta di Chiarelli solamente attraverso la stampa», hanno fatto sapereTambozzo della Lega Nord, Emanuele Boccardo di Abano dice No, Monica Lazzaretto e Matteo Lazzaro di 35zero31. «Qui non si tratta di apertura verso la minoranza, ma solo verso una persona, Stefania Chiarelli. Non siamo stati consultati e assieme avremmo potuto individuare un nome se l’apertura verso le minoranze fosse stata reale». «Più che un’apertura alle minoranze sembra che si tratti di saldare un debito nei confronti di qualcuno», ha tuonato il leghista Fabio Tambozzo, riferendosi a Enoch Soranzo, il presidente della Provincia, alla cui lista si è rifatta Abano Viva di Stefania Chiarelli. Secca la risposta del sindaco Federico Barbierato: «L’unico debito da saldare è nei confronti dei cittadini che ci hanno votato e dato fiducia. Perché la Chiarelli? Si è guardato a come si è condotta la campagna elettorale. Dovevamo assegnare la presidenza del consiglio a chi ha condotto una campagna elettorale di offese e dai toni alti? Abbiamo guardato anche a questo. Poi va sottolineato che la Chiarelli è l’unica ad essersi congratulata con me dopo l’elezione. Dagli altri non è arrivata nemmeno una telefonata». La nuova presidente del consiglio chiarisce: «Sarà un’ottima opportunità per riuscire a portare avanti il nostro programma elettorale pur rimanendo all’opposizione».

Chiarelli scioglie la riserva sarà presidente del consiglio

IL MATTINO DI PADOVA 10 luglio 2017
di Federico Franchin

ABANO TERME. Stefania Chiarelli ha accettato e oggi, dopo essersi confrontata con il resto delle minoranze, scioglierà la riserva e dirà “sì” alla proposta avanzata dal sindaco di Abano Federico Barbierato di assumere l’incarico di presidente del consiglio comunale. Stefania Chiarelli, consigliere comunale d’opposizione per la civica Abano Viva che si rifà a Selvazzano Viva del presidente della Provincia Enoch Soranzo, verrà eletta stasera da parte del consiglio comunale, convocato da Barbierato per le ore 20.30 al Teatro Magnolia, nel Parco urbano termale. La seduta, fino al completamento delle operazioni di insediamento di Chiarelli, viene presieduta dal consigliere anziano Giovanni Amato. Per Stefania Chiarelli, che alle recenti elezioni amministrative con la sua lista ha portato a casa quasi mille voti, l’incarico di presidente del consiglio rappresenta una grande occasione per portare avanti i programmi della sua campagna elettorale, rimanendo comunque consigliera di opposizione. Proprio i sei consiglieri di opposizione si troveranno oggi, poco prima del consiglio, per trovare una linea comune. L’apertura alle minoranze da parte del nuovo sindaco è certamente una grossa novità, un’apertura che priverà la maggioranza di un ruolo “chiave” come quello del presidente del consiglio, ma che lancerà tuttavia un metodo di lavoro basato sulla partecipazione e soprattutto sul superamento delle divisioni. Quello di stasera sarà il consiglio delle novità. Da una parte non siederà in consiglio alcun membro dell’ex amministrazione, dall’altra mancherà una rappresentanza FI. Da quando Silvio Berlusconi ha fondato il partito nel 1994, non era mai successo che non ci fosse almeno un esponente dei forzisti in consiglio comunale. All’ordine del giorno la convalida degli eletti, l’elezione del presidente del consiglio, il giuramento del sindaco, la comunicazione al consiglio della giunta e del vicesindaco, la presentazione del programma amministrativo e l’elezione della commissione elettorale.

Barbierato, pronta la giunta Fuori a sorpresa Lidia Pege

IL MATTINO DI PADOVA 6 luglio 2017
di Federico Franchin

Assessore al Sociale la collega di lista Gallocchio (Cpc), a Bano le Attività produttive Pozza vice, all’altro dem Pollazzi Istruzione e Giovani, Berto (PA) all’Edilizia privata

ABANO TERME. Oggi alle 12.15, nel suo ufficio in municipio, il sindaco di Abano Federico Barbierato presenta la sua squadra di governo della città. Salvo sorprese dell’ultimo momento, pare tutto fatto: la scelta degli assessori è ricaduta su Francesco Pozza, Cristina Pollazzi, Gian Pietro Bano, Virginia Gallocchio ed Ermanno Berto; esclusione a sorpresa, quindi, per Lidia Pege, indicata un po’ da tutti, date le sue esperienze passate come assessore al Sociale, per un referato nella nuova giunta che governerà Abano.

Invece Lidia Pege, una dei fondatori della civica Cittadini per il Cambiamento, dovrà accontentarsi di un posto in consiglio comunale, nei banchi della maggioranza.

La scelta del sindaco Federico Barbierato è quindi di estremo rinnovamento rispetto al passato. I cinque assessorati saranno divisi in parti uguali tra Pd e Cittadini per il Cambiamento (due a testa), mentre uno ne porterà a casa la lista civica Passione Abano, lista collegata direttamente a Barbierato.

Francesco Pozza sarà prima di tutto il vicesindaco della Giunta Barbierato e sarà ovviamente anche assessore. Al segretario locale dem dovrebbe andare il Bilancio. Sempre per il Pd l’altro assessore dovrebbe essere nominata Cristina Pollazzi, che per competenze dovrebbe prendersi l’Istruzione e probabilmente le Politiche Giovanili.

Per la lista i Cittadini per il Cambiamento Virginia Gallocchio dovrebbe essere il nuovo assessore al Sociale, mentre il leader Gian Pietro Bano, escluso dai 10 eletti in consiglio comunale, dovrebbe essere l’assessore esterno alle Attività Produttive e forse al Turismo. Infine a Ermanno Berto (Passione Abano) andrebbe l’Edilizia Privata.

Per lunedì è stato intanto fissato il primo consiglio comunale (alle 20.30 al Teatro Magnolia) e in quell’occasione sarà nominato il presidente del Consiglio. E sembra essere corsa a tre: Giovanni Amato e Paolo Bollino del Pd e, a sorpresa, Stefania Chiarelli di Abano Viva. La decisione di assegnare la presidenza del consiglio alle minoranze sarebbe da parte del sindaco Federico Barbierato una chiara apertura al dialogo a 360 gradi. A proposito di Consiglio, la nomina degli assessori porterebbe a una serie di surroghe. Per il Pd subentrerebbero a Pozza e Pollazzi Katia Meggiolaro e Anna Maria Sperandii. Per i Cittadini per il Cambiamento al posto di Virginia Gallocchio entrerebbe Alessandro Tondello. Infine in Passione Abano ci sarebbe l’avvicendamento Ermanno Berto-Isabella Peschiera.

Abano, lunedì il primo Consiglio

IL MATTINO DI PADOVA 4 luglio 2017
di Federico Franchin

Il sindaco Barbierato lo convoca al teatro Magnolia, assessori ancora top secret

ABANO TERME. Il primo consiglio comunale dell’era Federico Barbierato è convocato per lunedì 10 luglio alle 20.30. Per la convalida della nomina dei consiglieri, il neo sindaco ha scelto il teatro Magnolia nel Parco urbano termale. «Voglio creare la città della partecipazione», afferma, annunciando un’importante novità: «Il ripristino delle commissioni consiliari». Erano state cancellate 6 anni fa, quando si insediò Luca Claudio. «Il confronto è essenziale per governare bene e meglio», spiega il sindaco, che ha difronte una settimana di fuoco.

Prima di tutto, è chiamato a definire la sua squadra di governo, individuando gli assessori e il vicesindaco. Di certo, al momento, sembra esserci solamente la nomina a vicesindaco del segretario locale del Pd, il più votato alle recenti amministrative con 302 preferenze, Francesco Pozza.

Restano da definire gli assessori e le loro competenze. «È su questo che ci stiamo confrontando in questi giorni», spiega il sindaco di Abano. «Ci sono ancora alcune incertezze relative a nomi e assessorati».

In lizza per i cinque posti da assessore, oltre al già certo Francesco Pozza, sembrano esserci Lidia Pege, Gian Pietro Bano e Virginia Gallocchio per i Cittadini per il Cambiamento, Cristina Pollazzi per il Pd ed Ermanno Berto per la civica del sindaco Passione Abano.

«Non mi sbilancio sui nomi, ma ci sarà una sorpresa», taglia corto Federico Barbierato. «Mi piacerebbe annunciare alla città i nomi degli assessori lunedì prossimo, durante la prima seduta consiliare».

Barbierato: «La Tari va rivista e il servizio deve migliorare»

IL MATTINO DI PADOVA 3 luglio 2017
di Federico Franchin

ABANO TERME. «In settimana chiederò un incontro sia ad AcegasApsAmga sia alla ditta che ha l’incarico di recapitare le bollette ai cittadini. Sulla questione dell’aumento della tariffa della Tari voglio andare a fondo. Le parole sono di Federico Barbierato, sindaco di Abano. Il primo cittadino, insediatosi da pochi giorni, ha deciso di affrontare la questione dell’aumento medio del 15% della Tari (ma in alcuni casi si arriva anche a un +23%) deciso dal commissario straordinario Pasquale Aversa e dell’arrivo in ritardo delle cartelle che alcuni cittadini di Abano devono ancora ricevere. «La tassa sull’asporto rifiuti, meglio nota come Tari, è certamente da migliorare», spiega il sindaco Barbierato, «Mi risultano problemi nel recapito delle bollette: è necessario sentire la società che ha in gestione il servizio. Cercheremo di capire se esiste una tolleranza applicabile, quando una bolletta arriva in ritardo, in modo tale da non far pagare gli interessi di mora ai cittadini». Con AcegasApsAmga, invece, si parlerà della tassa nello specifico. «Vedremo come migliorare il servizio. Cercheremo di trovare, se ci sono le condizioni, delle migliorie. Capiremo insieme se ci saranno i presupposti per rivedere la tariffa e quindi far scendere la tassazione». Si parlerà anche di nomadismo dei rifiuti. «Ci sono parecchie zone della città dove si assiste al fenomeno dei rifiuti abbandonati.È uno scenario non degno di una città turistico-termale come Abano: dovremo cercare una soluzione. Una città deve essere bella in tutto, a partire dai quartieri. Tolleranza zero verso chi getta i rifiuti fuori dai cassonetti. Vogliamo ordine in città se vogliamo avvicinarci al modello delle città del Trentino Alto Adige».

ABANO TERME Differenziata-record nel giro di soli 6 mesi

L MATTINO DI PADOVA 1 luglio 2017
di Federico Franchin

ABANO TERME. Quasi 20 punti percentuali in sei mesi. È questo il risultato dell’introduzione dei nuovi servizi di raccolta rifiuti ad Abano. Dall’avvio del progetto di Comune e AcegasApsAmga (dicembre 2016) a oggi, la percentuale di raccolta differenziata è infatti passata da circa il 58% al 78% di fine maggio. Il risultato fa addirittura superare con oltre due anni di anticipo quello che era l’obiettivo del progetto, vale a dire il raggiungimento del 77, 3% al 2020. Sono stati due i “motori” che hanno consentito questo balzo in avanti: da un lato l’introduzione del “porta a porta” nelle frazioni di Monterosso, Giarre e Feriole.

Dall’altro il ridisegno delle isole stradali nel centro città, dove è stata introdotta la raccolta singola per il vetro e per la plastica (prima raccolte in un unico contenitore). Va forte la raccolta di umido e plastica, mentre l’indifferenziato è in drastico calo (-43%). «Gli incrementi della Tari», puntualizza Giovanni Piccoli, responsabile Servizi Ambientali AcegasApsAmga, «non sono in alcun modo imputabili al servizio di raccolta e spazzamento gestito da AcegasApsAmga. In particolare, sulle famiglie impattano diversi altri fattori, non riconducibili all’azienda. Mi riferisco, ad esempio, ai coefficienti di ripartizione fra utenze domestiche e attività economiche, agli oneri per servizio di riscossione o ai costi di bonifica per la discarica di via Guazzi. I costi di smaltimento si possono considerare ininfluenti rispetto alle variazioni di tariffa. È invece indiscutibile il fatto che gli oneri per attività di raccolta e spazzamento, di diretta competenza AcegasApsAmga, coerentemente con l’offerta di gara, nel 2017 sono in calo del 3% e tale dinamica virtuosa proseguirà nei prossimi anni».