DOLORE MESTRUALE O DISMENORREA PRIMARIA

L’ Ostetrica delle Terme
A cura di Barbara Benevento

DOLORE MESTRUALE O DISMENORREA PRIMARIAbenevento 160

I dolori mestruali, detti anche crampi da ciclo, sono manifestazioni dolorose avvertite nella parte bassa del ventre poco prima e durante il periodo mestruale. Solitamente il dolore avvertito è particolarmente intenso nelle 24 ore dall’inizio delle mestruazioni, diminuendo di intensità nei giorni successivi. Spesso, il dolore nella zona pelvica è accompagnato da mal di testa, stipsi o diarrea, lombalgia, nausea.

Si parla di dismenorrea primaria quando il dolore mestruale non è riconducibile a patologie a carico degli organi genitali. Solitamente gli episodi dolorosi iniziano durante l’adolescenza per poi alleviarsi col passare degli anni o dopo una gravidanza. Entro certi limiti, il dolore mestruale è “normale” e fisiologico, ma per una percentuale di giovani donne che soffre di dismenorrea primaria il dolore può essere tanto intenso da interferire con le normali attività quotidiane comportando anche l’assenza da scuola o dal lavoro.

Tra le giovani donne è molto frequente l’assunzione di antidolorifici, ma quando la terapia antalgica risulta poco efficace può essere proposto e prescritto dal ginecologo curante il trattamento ormonale con progestinici o estroprogestinici (pillola). Inoltre vi è in aumento l’utilizzo di medicina complementare, inclusa l’osteopatia che può essere un valido aiuto nel ridurre il dolore mestruale, può migliorare la congestione pelvica garantendo una corretta biomeccanica del bacino, della colonna lombare e alleviando le tensioni muscolari dell’addome e del pavimento pelvico, consentendo alla donna di vivere con maggiore serenità la propria quotidianità.

 

Ambulatorio specialistico / studio di ostetricia con certificazione sanitaria

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LA NOSTRA ARTE è manuale ed è GRAZIE ALLA NOSTRA MANO che cerchiamo di DARE SOLLIEVO

L’angolo del Terapista
A cura del Dr. Giuseppe Manzo,
iscritto all’Ordine  TSRM dei Tecnici sanitari
di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche,
della riabilitazione e della prevenzione delle province di Ve e Pd,
al n.87 dell’Elenco Speciale a esaurimento di Massofisioterapia 

 

LA NOSTRA ARTE è manuale ed è GRAZIE ALLA NOSTRA MANO che cerchiamo di DARE SOLLIEVOMANZO 160

Il testo dei grandi Osteopati Jean Pier Barral  e Alain Crobier “ Manipolazione dei nervi periferici”,  così cita:

Chi non ha mai sentito gli anziani raccontare di “ essersi farsi mettere a posto un nervo” o di “ far risalire un nervo”?

Se la terminologia puo’ prestare il fianco al sorriso, è necessario, tuttavia, saper rimanere modesti  e riconoscere i miglioramenti dei pazienti che hanno fatto ricorso a questo tipo di cure.

I nervi veicolano delle informazioni che gli sono fornite dall’organismo, sono capaci di destabilizzare i centri propriocettivi, vere e proprie centrali che tutte le nostre manipolazioni cercano di raggiungere ed è essenzialmente attraverso il sistema propriocettivo che orientiamo le forze di autocorrezione del corpo.

Nel nostro Studio tra le varie opzioni fisioterapiche  utilizziamo moltissimo  questa tecnica manipolatoria dei nervi periferici su tutte le problematiche cervicali, brachiali, lombari e sulle varie articolazioni come le foto illustrano.

Infatti il nervo stesso può essere sede di problemi meccanici essendo sottoposto a delle costrizioni intrinseche ed estrinseche permanenti e , come insegnano Barral e Crobier, sta a noi Terapisti saper diagnosticare e liberare l’aggravio di tensioni meccaniche intra ed extra neurali.

Queste  tecniche si applicano  manipolando zone molto precise, su dei punti molto particolari, là dove c’è sofferenza e che possono veicolare  tensioni non solo muscolari.

 

L’ANTIRICICLAGGIO

L’ANTIRICICLAGGIODI LAURO 160

Il nuovo sistema normativo in tema di disciplina dell’antiriciclaggio nasce nel 2006 dall’esigenza di contrastare il riciclaggio ed il finanziamento del terrorismo e si basa su procedure di identificazione del cliente.

La nozione di riciclaggio comprende anche l’ipotesi del cd. autoriciclaggio ossia il riciclaggio dei proventi di chi ha commesso o è concorso nel reato.

Per i notai, gli obblighi antiriciclaggio/antiterrorismo sorgono quando, in nome o per conto dei propri clienti, compiono operazioni di natura finanziaria o immobiliare, ovvero assistono i propri clienti nella predisposizione o nella realizzazione di operazioni concernenti in particolare:

a)   il trasferimento a qualsiasi titolo di immobili e aziende;

b)   la gestione di denaro, strumenti finanziari e partecipazioni societarie;

c)  la costituzione, la gestione o l’amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi.

Alla luce degli indicatori offerti dal legislatore, è possibile evidenziare alcune fattispecie che, per la loro equivocità, richiedono l’acquisizione di dati ed informazioni ulteriori al fine di sorreggere una legittima segnalazione, ed altre che presentano aspetti che già di per sé presentano profili da valutare con maggior attenzione; ciò al fine di optare per la segnalazione di operazione sospetta e che, verosimilmente, richiedono l’acquisizione di dati ulteriori per escludere la sussistenza di obblighi di segnalazione.

Le fattispecie più sospette sono le seguenti:

1. Compravendita con prezzo dell’immobile che appare non proporzionato all’attività lavorativa svolta dall’acquirente o al suo dichiarato status economico.

2. Compravendita con prezzo sproporzionato rispetto al valore dell’immobile (in eccesso o in difetto).

3. Società con capitale nominale minimo che effettua una transazione finanziaria di notevole importo. L’anomalia non sussisterà nel caso in cui ci si trovi in presenza di una società che svolge da tempo la propria attività sociale essendo plausibile che la medesima stia utilizzando risorse economiche e fondi che costituiscono il lecito provento della propria attività. L’ipotesi prospettata nell’indicatore di anomalia potrà eventualmente verificarsi nel caso in cui ci sia un’operazione che si realizzi in poco tempo e che comprenda la costituzione di una società con capitale sociale minimo ed il successivo acquisto di un bene di valore del tutto sproporzionato al capitale conferito. Naturalmente nessun problema in questo caso se l’operazione è finanziata ufficialmente da soci o da istituti bancari.

4. Compravendita con prezzo frazionato nel tempo ed in cui le parti non sono in grado di documentare le modalità di pagamento perché “avvenute in data anteriore al 4 luglio 2006” (prima di tale data non vi era obbligo di tracciare e documentare i pagamenti)

5. Rilascio di procura a gestire o ad amministrare o vendere beni rilasciata dall’acquirente di un bene immediatamente dopo l’intestazione del bene stesso.

6. Operazioni di compravendita del medesimo immobile in un breve intervallo di tempo a prezzi notevolmente diversi.

7. Pagamenti effettuati a soggetti estranei al rapporto contrattuale.

8. Ingiustificata provenienza dei mezzi di pagamento da soggetti estranei al rapporto contrattuale.

9. Ricorrente acquisto di beni (immobili, aziende, quote sociali, etc.) da parte di soggetti per i quali è oggettivamente lecito dubitare della capacità economica a compiere le operazione stesse.

I notai comunque sono in prima linea nella lotta al riciclaggio considerando che oltre il 90% di tutte le segnalazioni effettuate alle autorità competenti proviene dal notariato, ciò a dimostrazione del ruolo di pubblico ufficiale che il notaio ha a differenza di altri professionisti come i commercialisti e gli avvocati.

Salvatore Di Lauro
Notaio in Abano Terme

PROVERBI VENETI

PROVERBI VENETI

A cura di Aldo Francisci

 

A chi nasse scarognà ghe piove sol culo stando sentà.

A dire la verità ghe vole on cojon, a dire busie ghe vole on bricon. A ogni culo el so cagare.

A ogni uno ghe piase la so spuzeta.

A sentarse so do careghe el culo se sbrega.

A tirarse massa indrio se finisse col culo in rio.

Al ciaro de luse ogni stronzo traluse.

Al son de la canpana (schei) ogni dona se fa putana.

Ala de capon, culo de castron e tete de massara xe na roba rara. Amare e no éssare amà, xe come forbirse el culo senza vere cagà. Amore, merda e zéndare le xe tre robe tèndare.

Anca i cojuni magna el pan.

Ano piovoso, ano de merda.

Bisogna avere oci anca sol culo.

Botega de canton fà schei ogni cojon.

Bruta de muso, larga de buso.

La rubrica dell’avvocato

La rubrica dell’avvocatoa cura dell’ Avv. Claudio Calvello
(Patrocinante in Cassazione – DPO e membro di Federprivacy)

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA: oramai meglio se via PEC!CALVE 160

L’assemblea ordinaria dei condòmini deve essere convocata almeno una volta all’anno per procedere all’approvazione del bilancio consuntivo delle spese condominiali e per poter procedere all’approvazione del bilancio preventivo per l’anno successivo. È bene chiarire sin da subito che non vi sono modalità tassative per la convocazione dell’assemblea, ma è tuttavia importante che l’amministratore possa dimostrare di avere informato tutti i condòmini. Solitamente, l’amministratore invia una Raccomandata A.R. all’indirizzo del condomino il cui costo verrà fatto gravare sul singolo condomino. Oggigiorno, tuttavia, avendo a disposizione strumenti elettronici quale la PEC, che assicura la stessa validità della raccomandata ma che non ha alcun costo di spedizione, molti amministratori si offrono di inviare in questo modo le convocazioni assembleari. Attivare una PEC è semplicissimo ed ha costi annui davvero contenuti (6 euro circa).

TRUFFE VIA INTERNET: occhio alla (finta) INPS

Sebbene oramai tutti frequentino Internet con assoluta abitualità, possedendo account di posta elettronica e di social network, soltanto in pochi conoscono i rischi che possono annidarsi dietro il loro utilizzo in modo imprudente. L’INPS in particolare ha posto in allerta gli utenti circa i tentativi di frode o raggiri che sovente si verificano online, oramai con diverse modalità, tutti finalizzati al furto di dati personali. Una delle prime cose da sapere è che l’INPS (ma anche le Banche) non acquisisce MAI, né per telefono, né tramite email, le coordinate bancarie degli utenti, o altri dati che permettano di risalire a informazioni finanziarie. Attenzione anche al phishing che è una delle truffe informatiche più diffuse e pericolose e che mira al furto dei dati sensibili degli utenti, attraverso l’invio di email o di SMS che fingono di provenire dall’INPS, ma che in realtà sono inviate da truffatori. Si sono registrati diversi casi in cui gli utenti raccontavano di ricevere frequentemente delle false email, le quali invitavano ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie, cliccando su un link, per poi ricevere il presunto accredito di pagamenti e rimborsi da parte dell’INPS. In verità, quei link non erano affatto riconducibili all’INPS, ma a delle operazioni ingannevoli, finalizzate ad estorcere informazioni sensibili, PIN e password. Insomma, la regola aurea è sempre una: NON FORNIRE MAI (sia al telefono o tramite internet) I PROPRI DATI A NESSUNO!

DECRETO TRASPARENZA E NUOVA INFORMATIVA PRIVACY

Il cd. decreto trasparenza, in vigore dallo scorso 13 agosto, è intervenuto a disciplinare il diritto all’informazione sugli elementi essenziali del rapporto di lavoro, ricavandosi a pieno titolo il suo spazio tra le norme disciplinanti la materia del trattamento dei dati personali. Il decreto trasparenza si applica al lavoro pubblico e privato. La novità non di poco conto, riguarda l’obbligo per il datore di lavoro di informare il lavoratore durante tutto il rapporto sull’adozione di sistemi di monitoraggio automatizzati. Si pensi all’adozione di un sistema elettronico di rilevamento presenze tramite la videosorveglianza dei luoghi in cui opera il lavoratore o al rilevamento della posizione del lavoratore attraverso uno smartphone o altro dispositivo indossabile, etc… Ebbene, la nuova normativa impone l’obbligo di informare – in modo specifico, pena importanti sanzioni – i lavoratori se l’Ente pubblico o l’Azienda privata presso cui si esercita l’attività lavorativa, utilizza tali sistemi. Ne deriva che le attuali informative andranno necessariamente implementate con le informazioni mancanti. Il nostro Studio è a disposizione per fornire assistenza e consulenza nella predisposizione delle nuove informative privacy.

• Pollastri con limonelli

Pollastri con limonelli

pollastri Tagliare il pollo in ottavini, porlo a rosolare in olio, con trito di cipolla, abbondante sedano e poco aglio. Irrorarlo con succo di limone e poca acqua. Sistemare di sale a ggiungere la rapatura del limone stesso e del prezzemolo tritato. Portare a cottura su fiamma leggera. Simile cottura si adegua anche al coniglio. Servire con guarnizioni di fettine di limone.

 

 

REFLUSSO GASTROESOFAGEO E DENTI

La Rubrica del Dentista

cura di Alice e Francesca Marcato
alice.marcato@alice.it

 

Reflusso gastroesofageo e dentimarcato 160 web

È una condizione clinica molto frequente che colpisce 2 persone su 10 causando grandi problemi nel cavo orale.

Il reflusso gastroesofageo si verifica quando i succhi gastrici vengono a contatto con la parete dell’esofago e provocano bruciore, rigurgito acido.

Le cause sono multifattoriali: ormonali, farmacologiche, anatomiche e funzionali. Molte volte associate all’avanzare dell’età.

Che cosa provoca nel cavo orale?

•  Irritazione della mucosa orale

• Erosione dentale chimica che può aumentare il rischioi di apparizione di carie

•  Smalto indebolito

•  Ipersensibilità dentinale

•  Denti più ruvidi e ingialliti

•  Alitosi

RICORDA! lo smalto dentale è l’unica parte del corpo che non si rigenera da sola quindi una volta consumato o eroso non si riesce e ripristinare autonomomente.

 

Come diminuire la sintomatologia del reflusso gastroesofageo e conservare lo smalto dei denti:

1. Spazzolino: manuale a setole morbide o elettrico con il sensore di pressione che ti aiuta a non eccedere con la pressione durante lo spazzolamento per non graffiare lo smalto con testina con setole Sensitive o Soft

2. Dentifricio: Remineralizzante o protezione erosione e carie

3. Cibi acidi: se assumi o bevi alimenti acidi (Coca cola, bevande gassose, acqua e limone, Acqua tonica..) utilizza la cannuccia e attendi almeno 30 minuti prima di lavare i denti. Sciacqua prima la bocca con acqua per abbassare il livello di acidità.

4. Maschera remineralizzante: da applicare tutte le sere o 1 v. a settimana su consiglio del tuo dentista.

Il dentista cosa dice?

Quando l’erosione è a uno stadio avanzato sarà il dentista a indicare i trattamenti odontoiatrici più idonei per mettere in sicurezza il dente interessato. Nel caso di danni lievi, è possibile ricorrere a restauri con otturazione in composito, fino ad arrivare a faccette dentali in ceramica, mentre nel caso di erosione più invasiva si procederà con una corona protesica.

 

IL CONGEDO PARENTALE: LE NOVITÅ, COS’È E COME FUNZIONA

Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
www.aclipadova.it – 049601290

IL CONGEDO PARENTALE: LE NOVITà, COS’È E COME FUNZIONAACLI 160

A partire dal 23 giugno 2022 sono entrate in vigore le nuove regole destinate ai genitori lavoratori per l’accudimento dei figli (sia biologici che adottivi), ovvero le nuove regole riguardanti la tutela della genitorialità. 

Le novità

La più importante fra queste modifiche è quella del congedo di paternità obbligatorio di dieci giorni: i padri potranno usufruirne a partire dai due mesi precedenti ai cinque mesi successivi alla nascita del figlio (o adozione). Si tratta di un nuovo diritto del padre, che non dev’essere confuso con il distinto congedo di paternità “alternativo” (che spetta solo in caso di morte o grave malattia della madre e che dura 5 mesi). Con questa importantissima nuova misura i padri italiani conquistano finalmente un fondamentale diritto per iniziare a vivere a pieno la loro genitorialità.

Con il decreto legislativo n.105/2022, dal 13 agosto hanno preso campo anche altre novità sulle norme legate alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e, nello specifico, quelle sul congedo parentale che è tendenzialmente materno. La più importante riguarda l’indennità al 30% della retribuzione. In passato, questa indennità spettava solo se la richiesta di congedo avveniva entro i sei anni del figlio/a e per un totale di sei mesi. Dal settimo anno in poi si poteva restare a casa, ma senza percepire alcuna forma di compenso. Da oggi, il congedo diventa indennizzabile fino ai 12 anni del bambino/a e per un periodo di tempo che sale da sei a nove mesi. In particolare, l’indennità rimane pari al 30% della retribuzione, ma spetta: in misura di tre mesi, intrasferibili, a ciascun genitore per un periodo totale di sei mesi; per un ulteriore periodo di tre mesi, trasferibile tra i genitori e fruibile in alternativa tra loro che è il focus della nuova norma.  Per i nuclei monoparentali, anche nei casi di affidamento esclusivo del figlio, il congedo parentale può durare per un massimo di undici mesi. In caso di adozione, nazionale o internazionale, del bambino, il periodo di congedo parentale viene individuato a partire dall’ingresso in famiglia e sempre entro il compimento del dodicesimo anno di vita del minore.

Anche alle lavoratrici autonome e libere professioniste è estesa la fruizione dell’indennità di maternità per periodi di astensione anticipata a causa di gravidanza a rischio. Le iscritte alla gestione separata dell’Inps avranno riconosciuta l’indennità della durata di tre mesi fino al compimento del dodicesimo anno di vita del bambino.

Per quanto riguarda lo smart working, il decreto prevede una via preferenziale per la coppia con figli disabili, fino al compimento del dodicesimo anno di vita del minore, superando la norma che finora attribuiva alla sola madre la possibilità di accedervi per i soli tre anni successivi al congedo obbligatorio di maternità.

Come fare le domande

Per usufruire dei 10 giorni di congedo di paternità obbligatorio il padre dev’essere un lavoratore dipendente e questi giorni sono fruibili dal padre lavoratore tra i due mesi precedenti e i cinque successivi al parto.

Il padre lavoratore dipendente deve comunicare al proprio datore di lavoro le date in cui intende usufruire del congedo almeno 15 giorni prima. Se richiesto in concomitanza dell’evento nascita, il preavviso si calcola sulla data presunta del parto. Per inoltrare la domanda è possibile avvalersi del Patronato Acli di Padova e provincia (chiamando lo 049601290) o agire in autonomia sul sito dell’Inps usando lo Spid.

Mentre la richiesta di concedo parentale va inoltrata prima dell’inizio del periodo richiesto. Se viene presentata dopo saranno pagati solo i giorni di congedo successivi alla data di presentazione. Per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, l’indennità è anticipata dal datore di lavoro. Il pagamento è invece corrisposto direttamente dall’Inps per gli operai agricoli a tempo determinato, i lavoratori stagionali a termine e i lavoratori dello spettacolo a tempo determinato, per gli iscritti alla Gestione Separata e per i lavoratori autonomi.

Per fare la domanda per il congedo parentale, potete rivolgervi al Patronato ACLI chiamando lo 049601290, oppure attraverso il sito dell’Inps.