STIPSI ? MAL DI SCHIENA? IL COLON E’ LA SALUTE DELLA TUA SCHIENA

L’angolo del Terapista A cura del Dr. Giuseppe Manzo   cell. 348 7048590
www.giuseppemanzo.com   giuseppemanzo51@gmail.com

In un precedente articolo abbiamo già parlato del  legame che spesso c’è tra dolore lombare e problemi intestinali e visto l’interesse sull’argomento lo riproponiamo…

PUO’ LA COSTIPAZIONE O STIPSI CAUSARE DOLORE ALLA SCHIENA?Manzo

E’ frequente che   pazienti  con  stitichezza  siano affetti da  dolori alla schiena nella zona bassa lombare.

I  dolori alla schiena possono essere sicuramente correlati alla stipsi e non solo a costipazione grave, anche casi minori di costipazione possono portare a dolore alla schiena.

La stitichezza si verifica per  ostacoli nel sistema o per i  tempi di transito lento attraverso il colon.

Quando il blocco diventa significativamente sostenuto, la pressione sul tratto inferiore lombare può aumentare e può causare dolore.

PUO’ IL DOLORE ALLA SCHIENA CAUSARE COSTIPAZIONE?

A causa di qualche intenso sforzo muscolare i muscoli della schiena inferiori vanno in spasmo e interferiscono con i nervi autonomi  responsabili dell’azione intestinale che causano movimenti intestinali. Non è infatti  raro vedere la costipazione in persone che hanno sostenuto lesioni alla schiena da attività faticose o sollevamento.

COSA SI PUO’ FARE?

Molte persone possono trovare sollievo adottando semplici aggiustamenti di stile di vita.

1. Bere il più possibile durante la giornata  perchè la disidratazione può esacerbare la costipazione.

2. Consumare fibra extra e enzimi da frutta fresca e verdure.

3. Attività fisica quotidiana, anche solo lunghe passeggiate che portino all’abitudine al movimento

4. Evitare l’uso di lassativi per la stitichezza occasionale.

5. Molti protocolli della SCENAR terapia sono rivolti al riequilibrio  dell’organismo ed all’eliminazione di tossine delle quali la stipsi cronica è un possibile risultato.

6. Migliorare la microcircolazione e la Terapia Fisica VascolareBemer è l’unico Sistema al mondo in grado di agire in modo mirato sulla microcircolazione e più precisamente sulla vasomozione, cioè sul movimento di “pompaggio” dei microvasi, ripristinandone un ritmo ottimale.Se la microcircolazione è efficiente e funziona in modo ottimale, le cellule sono vitali ed in salute e NOI siamo vitali ed in salute.

Per fare un esempio sintetico: se le cellule di un’articolazione o del nostro stomaco funzionano al meglio, l’articolazione e lo stomaco funzioneranno al meglio svolgendo regolarmente le loro funzioni. Se il nostro organismo si è indebolito o siamo affetti da patologie specifiche, oltre ad uno stile di vita quanto più sano possibile, è giunta l’ora di riattivare la vitalità delle cellule e della microcircolazione con la Terapia fisica vascolare BEMER®

La Croce Rossa Terme dona tre defibrillatori al Comune

IL MATTINO DI PADOVA 11 settembre 2017
di Federico Franchin

CELEBRATI I 15 ANNI DEL SODALIZIO 

ABANO TERME. Tre defibrillatori sono stati donati ieri mattina dalla sezione Terme Euganee della Croce Rossa Italiana al Comune di Abano. La donazione è avvenuta in occasione dei festeggiamenti per il quindicesimo anniversario della sezione termale della Croce Rossa, festeggiamenti che si sono tenuti sabato e ieri al Teatro Magnolia di via Volta, ad Abano.

A consegnare i defibrillatori al sindaco Federico Barbierato è stata la presidente della Croce Rossa Italiana-Comitato Terme Euganee, Fiorella Pedron. «La donazione da parte della Croce Rossa ci riempie di gioia», commenta Barbierato. «I tre defibrillatori saranno ora collocati in giro per la città, in particolare in punti dove ci sono bambini e dove si svolgono attività sportive. Certamente uno di questi sarà installato a Monteortone. I defibrillatori sono importantissimi per salvare la vita delle persone».

La festa per i quindici anni della sezione termale della Croce Rossa ha visto anche la partecipazione dell’amministrazione di Montegrotto, comune che ospita in via Caposeda la sede del Comitato Terme Euganee.

L’amministrazione sampietrina ha omaggiato i volontari della Cri con una targa di ringraziamento. Le due giornate di festa hanno visto gli oltre 160 volontari della sezione Terme Euganee svolgere attività di simulazione di soccorso con ambulanza, ma anche di primo soccorso.

«Un traguardo importante, ma che di sicuro non sarà un punto d’arrivo», sottolinea la presidente del Comitato Terme Euganee della Cri, Fiorella Pedron.

«I 15 anni di attività saranno un trampolino di lancio per implementare ancora di più la nostra presenza nel territorio. I miei ringraziamenti vanno a tutti coloro hanno lavorato sodo, non senza difficoltà, per arrivare a questo importante traguardo».

PERCHÈ I DENTI SI MUOVONO?

La Rubrica del Dentista
A cura della Dottoressa Alice Marcato
alice.marcato@alice.it

Marcato

I batteri sono normalmente presenti nella nostra bocca e si depositano sui denti sotto forma di placca, un rivestimento appiccicoso e incolore. L’uso dellospazzolino e del filo interdentale aiuta ad eliminare i batteri orali.

La placca però non correttamente rimossa diventa nociva per i denti. Le gengive e gli spazi attorno ai denti si possono infettare: questa infezione si chiama parodontite.

La parodontite non curata comporta l’instabilità dei denti dovuta al deterioramento dell’osso circostante. A seconda del grado di infezione (e, quindi, della parodontite), i denti possono andare persi. A lungo termine, la parodontite porta al deterioramento dell’osso attorno al dente.

Un dente ad uno stato avanzato di parodontite può non essere recuperabile: qualora ci sia stata una perdita ingente anche del tessuto osseo, tale da non permettere un restauro adeguato (esempio impianto endosseo), si può  rigenerale l’osso con materiali adeguati e specifici. (Fig. 1)

Un dente non compromesso, invece può essere mantenuto, rigenerando l’osso perso con gli stessi materiali dedicati. Trattamenti rigenerativi come questo, possono portare, a lungo termine, a conservare il dente in modo stabile, mantenendo il comfort e la funzione del dente naturale. (Fig. 2)

IL RISCHIO DI ELARGIZIONI IN DENARO, AZIONI O TITOLI SENZA L’AUSILIO DEL NOTAIO

Il notaio risponde A cura di Aldo Francisci

DI LAURO

IL RISCHIO DI ELARGIZIONI IN DENARO, AZIONI O TITOLI SENZA L’AUSILIO DEL NOTAIO

“Quesiti di informazione legislativa con risposte ed analisi del notaio  Salvatore Di Lauro  di Abano Terme ”

Notaio ho letto di una recentissima sentenza della Suprema Corte di Cassazione sul tema delle donazioni, di che si tratta?
Lo slogan che potrebbe essere ricavato da questa interessantissima sentenza potrebbe essere il seguente: Per evitare che i vostri figli o i vostri cari  siano costretti a restituire il denaro che avete regalato loro o le azioni che avete intestato loro, bisogna andare dal notaio!

La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che integra un caso di donazione (diretta), per il quale è obbligatorio l’atto pubblico notarile, non solo l’ipotesi il trasferimento con intento donativo di azioni, titoli di Stato e libretti di deposito, ma anche il “regalo” di somme di denaro a mezzo assegni bancari, circolari o a mezzo di bonifico bancario. Naturalmente non si tratta del “regalino” che i genitori o i nonni usano fare ai figli o ai nipoti in occasione delle feste comandate o di un compleanno, dove gli importi sono molto contenuti rispetto al patrimonio del donante e sono conformi, oserei dire, alle consuetudini sociali. In questo caso, infatti, il codice civile non richiede alcuna formalità perché si tratta della cosiddetta “donazione di modico valore” di cui all’art. 783 cod. civ.

Quando, invece, le somme si fanno più importanti,  allora la legge (art. 782 cod. civ.) impone la forma dell’atto pubblico notarile e la presenza dei testimoni a pena di nullità della donazione stessa, perché si tratta di donazione “diretta”. Ciò perché la legge vuole proteggere il donante da se stesso e da una sua eccessiva prodigalità che potrebbe danneggiarlo. La presenza del Notaio e dei testimoni è garanzia di serietà e dell’intento donativo!

In alternativa, se il figlio o nipote procede all’acquisto di una casa con i soldi ricevuti in “regalo” per quel motivo dai genitori o dai nonni, per salvare la forma e rispettare la legge, allora si può chiedere al donante di partecipare all’atto pubblico per confermare ufficialmente il suo intento donativo così da realizzare quella che si chiama “donazione indiretta”. Questa procedura, oltre a salvare formalmente il “regalo” ricevuto, consente di mettersi al riparo anche da contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Se, invece, l’ingente regalo prescinde da un acquisto imminente, beh, allora si dovrà andare dal Notaio per un atto formale di donazione diretta.

Qual è, dunque, il rischio concreto di effettuare tali elargizioni di denaro (azioni o titoli) senza l’ausilio del notaio?
Beh, la sanzione di legge è la nullità di tali regali/donazioni, con la conseguenza che coloro che si sarebbe voluto beneficiare si potrebbero vedere costretti, alla morte del donante, a dover restituire quanto ricevuto…

La rubrica dell’avvocato

La rubrica dell’avvocato a cura dell’ Avv. Claudio Calvello Patrocinante in Cassazione

Calvello

L’AFFIDAMENTO CONDIVISO PARITARIO COMPORTA ANCHE IL MANTENIMENTO DIRETTO DA PARTE DI CIASCUN GENITORE QUANDO TIENE CON SÉ IL PICCOLO

Il Tribunale di Lecce, con la sentenza numero 2000/2017 ha per la prima volta riconosciuto l’affidamento condiviso paritario dei minori di una coppia, nell’ambito di un giudizio di separazione. Il giudice, in particolare, dopo aver accertato che tra i coniugi era cessata qualsivoglia comunione materiale e spirituale e che la convivenza tra i due era pertanto divenuta intollerabile, ha omologato le condizioni stabilite tra gli ex, che, con riferimento al figlio minore, si erano orientati verso una permanenza equilibrata del piccolo con il padre e con la madre. Sulla scia di un’interpretazione dell’affidamento condiviso che sta prendendo sempre più piede i due coniugi, nel caso di specie, hanno infatti stabilito che il figlio sarà domiciliato presso entrambi e potrà frequentarli liberamente secondo le proprie esigenze e in accordo con gli stessi. Le particolari modalità di collocazione del minore, stabilite dai coniugi in sede di separazione e omologate dal Tribunale, si riflettono anche nell’obbligo di mantenimento del figlio, che avverrà in maniera diretta: ciascuno dei genitori, infatti, è chiamato a fornire vitto e alloggio nel tempo in cui avrà il figlio con sé e a coprire anche ogni spesa legata alla convivenza. Le parti, poi, concorreranno al 50% alle spese straordinarie e non prevedibili.

UTILIZZARE IL PARCHEGGIO RISERVATO A DISABILI  NON È SOLO INCIVILE, MA ANCHE REATO

Attenti a parcheggiare “sbadatamente” la propria auto sugli spazi riservati ai disabili perché si rischia la denuncia. Costituisce, infatti, violenza privata la condotta di chi impedisce, ponendo la propria autovettura negli spazi riservati, all’avente diritto di parcheggiare la propria autovettura, e  ciò rappresenta una modalità di coartazione dell’altrui volontà peraltro realizzata con la piena consapevolezza dell’illiceità della propria condotta. E’ quanto stabilito dalla Cassazione penale, sentenza 7 aprile 2017, n. 17794. (Cass. pen., sezione V, sentenza 7 aprile 2017, n. 17794)

L’OBBLIGO DI MANTENIMENTO NON CESSA SE IL FIGLIO MAGGIORENNE PROSEGUE NEGLI STUDI

Molti ritengono che con il semplice raggiungimento della maggiore età non sia più dovuto il mantenimento del figlio. In realtà l’obbligo persiste ancora ma vi sono comunque dei limiti. Infatti, la cessazione dell’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non autosufficienti deve essere valutata caso per caso, poiché il diritto del figlio al mantenimento durante gli studi si giustifica nei limiti del perseguimento di un progetto educativo e di un percorso di formazione, nel rispetto delle sue capacità, inclinazioni e aspirazioni purché compatibili con le condizioni economiche dei genitori. La conferma arriva dalla Cassazione con sentenza del 26 aprile 2017, n. 10207. (Cass. civ., sez. VI-1, sentenza 26 aprile 2017, n. 10207)

La pianificazione delle Attività culturali e delle Manifestazioni

Comunicato stampa

Città di Abano Terme 
Attività culturali e manifestazioni Mesi di settembre e ottobre

Gli Assessori Cristina Pollazzi (delega alla Cultura) e Ermanno Berto (delega alle Manifestazioni)presentano oggi i nuclei fondanti la pianificazione delle Attività culturali e delle Manifestazioni, che guideranno le loro scelte programmatiche dei prossimi mesi.
Il loro lavoro è sollecitato da un grande entusiasmo e dal profondo desiderio di rendere la città viva e attiva. Insediatisi solo il 4 luglio, hanno preso subito in esame le esigenze del target dei fruitori, optando per eventi di qualità e di spessore e, nel contempo: ”vitali, “colorati”- spiega l’Assessore Berto – in cui si moltiplicano concerti, balli, suoni in una atmosfera di gioiosa serenità” .

“Le attività culturali e le manifestazioni –prosegue l’Assessore Pollazzi- sono concepite da questa Amministrazione come momento di coesione sociale e leve per la crescita del tessuto economico della città, particolarmente per il settore turistico. Le attività culturali, in particolare, sono da noi interpretate come un Diritto della Cittadinanza, come molla per la formazione di Cittadini consapevoli, ma anche come risposta alle esigenze dei Turisti, in particolare stranieri, nella convinzione che la gente creda ancora nel valore della Cultura e delle Passioni”.

I risultati delle prime manifestazioni, il Concerto di Ferragosto e la Rassegna cinematografica, rendono ragione di queste scelte, visto il grande afflusso di spettatori e la loro soddisfazione. Il cartellone di settembre e ottobre si presenta molto interessante e ricco di sorprese.
Si mette in evidenza, ad esempio, la “Street Art”del giorno 10 settembre, dove, in un’atmosfera festosa, si potranno ammirare le abilità degli artisti e tutti i passanti, adulti e bimbi, potranno considerarsi abili disegnatori nelle esperienze laboratoriali di pittura di strada nella bella cornice del Montirone.

Non mancherà l’adesione, volutamente contenuta, alla Fiera delle Parole con incontri che vedranno la presenza di scrittori famosi e personaggi di spicco nel panorama nazionale, sempre in reading musicale in considerazione del target dei fruitori.
Il 16 settembre inizieranno con le Romanze di Tosti e le canzoni della Prima Guerra mondiale le Celebrazioni della fine, appunto, della Prima Guerra mondiale, che nel 2018 coinvolgeranno con varie attività tutto il territorio termale.

“Con l’Inno alla gioia”- afferma l’Assessore Pollazzi- la nuova Amministrazione vuole dare un messaggio forte e simbolico di entusiasmo, energia e determinazione; la manifestazione, irripetibile, il 29 settembre, vedrà 150 elementi dell’Orchestra dei Filarmonici di Trento e il Coro e l’Orchestra del ConcentusMusicusPatavinum suonare per Abano l’orgoglio e la voglia del cambiamento.

Nella Programmazione occuperanno uno spazio privilegiato i bimbi, partendo dall’ultimo incontro della rassegna cinematografica “La mia vita da Zucchina”, seguiranno belle favole nel “Teatro al Parco” e molte molte iniziative allo studio.
Da non mancare gli incontri dello IAT ”Assaggi di storia, arte e…vino” che approfondiranno la conoscenza del territorio a turisti e residenti.

Tra le molte attività della biblioteca si segnalano i “Percorsi della Poesia” di A. Cabianca, “Il Veneto legge”, Maratona regionale di lettura (29 settembre), e la 15° Festa della Biblioteca, che quest’anno celebrerà don Milani nel 50° dalla morte. Il 5 settembre in collaborazione con biblioamat si terrà la presentazione del libro di Saveria Chemotti “La passione di una figlia ingrata”, mentre dal 23 ottobre inizierà il ciclo cinematografico ”Giovani sempre” con l’esilarante “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”.

Tra il 7 e il 14 ottobre Abano sarà movimentata dallo Street Circus, un evento itinerante, distribuito in diverse parti della città. Mentre nei mesi di settembre e ottobre, ogni venerdì, si esibiranno in zona pedonale le migliori scuole di ballo del Territorio nei diversi stili (caraibico, cuntry, liscio, etc.) per allietare i passanti, mentre, tutte le domeniche alle 10.30, le bande musicali della zona daranno il risveglio alla città con veri e propri concerti.

Giardino di luna

Giardino di luna cani&gatti   A cura diAldo Francisci, Valentina Pasotto e Rosanna GottardoGIARDINO DI LUNA 129

ALLA SCOPERTA DELLE ETICHETTE ALIMENTARI

Il Biologo Nutrizionista A cura della Dottoressa Carolina Capriolo carol.capri@gmail.com    cell. 339 8284852

“Non è tutto oro ciò che luccica”

Quante volte vi è capitato di leggere gli ingredienti contenuti in un determinato prodotto e ritrovarvi ad avere ancora più confusione di prima?

CAPRIOLO 129Comprendere le etichette alimentari permette di acquisire consapevolezza su ciò che mangiamo; per affrontare l’argomento in modo minuzioso non basterebbe un intero trattato, perciò proviamo a partire dai concetti fondamentali.

• Su ciascuna confezione devono essere esposte le tabelle nutrizionali obbligatorie: valore energetico, contenuto di proteine, carboidrati (di cui zuccheri), grassi (di cui saturi) e sale. Fate attenzione, quando paragonate diversi prodotti fra loro, a non confondere le calorie o i nutrienti esposti sulle etichette per 100 grammi di prodotto con quelli per pezzo/porzione.

• I grassi hanno principalmente funzione energetica ma intervengono anche nella regolazione ormonale e nell’isolamento corporeo.  Spesso viene pubblicizzato in modo ingannevole il basso contenuto in colesterolo. Secondo il produttore infatti la sua assenza basterebbe a rendere l’alimento salutare. In realtà occorre sempre accertarsi che il cibo sia allo stesso tempo privo di acidi grassi trans e a basso contenuto di grassi saturi.

•  Vi sfido a trovare un prodotto confezionato che non contenga in qualche modo degli zuccheri! Spesso ci capita di fare delle scelte in buona fede, pensando di limitarli il più possibile, ma non è così: ad esempio quando comprate prodotti con la dicitura “0% di grassi” o “magro”, sappiate che state acquistando un prodotto che ha sì un minore contenuto di grassi, ma in realtà è molto più ricco di zuccheri! E se quest’ultimi vengono assunti in eccesso, una volta riempite le riserve energetiche, vengono convertiti in grasso dalle diverse vie metaboliche. Andate pertanto a verificare nella tabella esposta il contenuto di zucchero.

•  Fate attenzione al “dolce non dichiarato”: un prodotto “senza zucchero”, “a basso contenuto di zuccheri”, “senza zuccheri aggiunti”, non significa che non ne contenga. Spesso vengono usati come dolcificanti, in sostituzione di glucosio o saccarosio, il succo di mela o succo d’uva concentrati, malto di mais, sciroppo di riso o sciroppo di mais, fruttosio, o peggio ancora, edulcoranti artificiali (ciclammato, saccarina, acesulfame k).

•  Gli additivi alimentari non hanno alcun valore nutrizionale e non sono così innocui. Sulle etichette vengono spesso indicati con la lettera E seguita da un numero. La lettera E indica che l’additivo in questione è permesso in tutti i Paesi dell’Unione Europea mentre il numero che segue ne definisce la categoria di appartenenza. Sono additivi alimentari: conservanti, coloranti, antiossidanti, correttori di acidità, addensanti, emulsionanti, stabilizzanti, aromi ed esaltatori di sapidità.

Scegliamo quei dolcificanti alternativi, ma comunque naturali, come la stevia o i polialcoli, per evitare pericolosi danni all’organismo. Evitiamo i cibi altamente elaborati a livello industriale e non demonizziamo sempre i grassi.

ASCESSO DENTALE: CAUSE E RIMEDI

La Rubrica del Dentista A cura della Dottoressa Alice Marcato alice.marcato@alice.it

Utilizzando parole molto semplici, possiamo dire che un ascesso dentale è un accumulo di batteri, di globuli bianchi o altri detriti cellulari che si sono depositati sui tessuti che si trovano vicino al dente, quindi gengiva, osso o sulla polpa del dente. Innanzitutto possiamo classificare due tipologie di ascesso: quello parodontale da quello invece peripicale.

MARCATO 129Ascesso paradontale: questo tipo di ascesso è provocato quando si ha un’infezione del paradonto, ovvero l’intero apparato a sostegno del dente che comprende la gengiva, osso alveolare, legamenti e il cemento radicolare. Solitamente l’ascesso parodontale viene diagnosticato nei pazienti che soffrono di paradontite e a tutti quelli che sono sensibili alle patologie gengivali.

Ascesso periapicale: in questo caso, l’infezione si forma nella polpa del dente quando si ha una complicazione della carie dentaria. In pratica, la carie rovina lo smalto dei denti e la dentina, raggiungedo in profondità la polpa del dente. A questo punto, senza un’adeguata cura, tutti i batteri si diffondono in questa sezione provocando un’infezione (con la conseguente formazione del pus).

Di solito, l’ascesso dentale si presenta come un doloroso mal di denti “cronico”, che ti rovinerà intere giornate con un dolore veramente insopportabile e renderà davvero difficile anche la masticazione. A volte, anche sfiorare la parte “malata” con la punta della lingua può provocare un grande dolore. Ci sono anche altri sintomi che possono presentarsi con l’ascesso dentale e tra quelli più noti troviamo i seguenti:

• Le gengive si gonfiano e al minimo contatto con uno spazzolino o con qualche alimento un pò duro, cominciano a sanguinare;

• Si può notare un gonfiore e un arrossamento della pelle che si trova sopra l’ascesso, provocando un grande dolore anche sfiorando la zona lievemente;

• Si nota anche un leggero rigonfiamento dei linfonodi presenti sul collo;

• Alito cattivo;

• Qualche linea di febbre.

Quando ti accorgi di avere un ascesso dentale, devi rivolgerti il prima possibile dal tuo dentista di fiducia ed esporre la situazione in modo da cercare assieme una cura adeguata, prima di che le cose peggiorino.

Intanto  puoi fare dei risciacqui con acqua tiepida e sale per alliviare solo in modo temporaneo il dolore oppure puoi ricorrere a dei farmaci antinfiammatori o analgesici che vanno ad alleviare il dolore, anche in questo caso temporaneamente, senza però rimuovere definitivamente l’infezione dovuta all’ascesso.